28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Lotta alla criminalità

ENEL e Ministero dell’Interno insieme per lotta alla criminalità

Il Ministro Cancellieri e l’AD Conti firmano Protocollo di legalità per combattere il rischio di infiltrazioni criminali. Previsti interventi specifici grazie al coinvolgimento delle Prefetture e alla creazione di una cabina di regia

ROMA - L’Amministratore Delegato di Enel, Fulvio Conti, e il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, hanno siglato oggi il Protocollo quadro nazionale di legalità per prevenire e ridurre il rischio di infiltrazioni e interferenze della criminalità organizzata nelle operazioni e nelle attività di Enel.
Il Protocollo rappresenta un esempio innovativo di collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e il settore privato per prevenire ovvero mitigare il rischio di potenziali infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di Enel. L’accordo applica quanto previsto dal Consiglio dell’Unione Europea nella Risoluzione del 29 aprile 2004 (C116/07) che incoraggia gli Stati membri a sviluppare partenariati tra i settori pubblico e privato, con l’obiettivo di ridurre gli effetti causati dalla criminalità organizzata nelle attività delle aziende.

Due i livelli di intervento previsti dal protocollo: a livello centrale, direttamente tra il Ministero dell’Interno e l’Enel, e a livello territoriale, tra le Prefetture e le sedi dell’azienda attraverso specifici accordi di partenariato. Oltre all’istituzione di un rapporto diretto, l’accordo prevede la creazione di una Cabina di regia dedicata, per il monitoraggio delle attività e l’individuazione di obiettivi strategici, e la possibilità di stipulare specifici accordi con le Prefetture locali.
Diversi sono i campi di applicazione del protocollo che consentirà un più rapido e incisivo intervento in caso di furti di materiali destinati alle infrastrutture elettriche, e in particolare di cavi di rame, di attentati alla sicurezza degli impianti di produzione di energia elettrica, di furti e frodi di energia elettrica, di frodi contrattuali per il corretto smaltimento dei rifiuti, di lavoro nero e della sicurezza dei lavoratori nei cantieri, di fenomeni di corruzione e concussione nel rilascio di atti amministrativi strumentali alla esecuzione di appalti.