18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Protesta contro la crisi dei gestori

ANISA: Da domani in autostrada il pieno solo di notte

È la prima delle iniziative di protesta proclamate dalla Anisa Confcommercio, la federazione di categoria dei gestori degli impianti di distribuzione carburante delle aree di servizio autostradali

ROMA - Comincia dalla ore 22 di martedì 3 aprile la protesta dei gestori dei distributori di carburante delle aree di servizio autostradale: ogni notte, dalle ore 22 alle ore 6, sarà possibile effettuare il rifornimento di carburante solo con la modalità del self service pre-pagamento, verranno chiuse le attività relative allo shop ed ai convenience store e verrà complessivamente ridotto il personale di assistenza impiegato nel turno di notte. È la prima delle iniziative di protesta proclamate dalla Anisa Confcommercio, la federazione di categoria dei gestori degli impianti di distribuzione carburante delle aree di servizio autostradali.

Cantarelli: Non si tratta di uno sciopero - «Una mobilitazione - spiega in una nota Stefano Cantarelli, presidente nazionale della federazione - contro la grave situazione di difficoltà delle imprese di gestione dei servizi oil nelle aree autostradali, determinata da una contrazione dei consumi nell'ordine di oltre un quarto rispetto a pochi anni or sono, dalle difficoltà delle relazioni economiche e commerciali con le aziende petrolifere, da pesanti sperequazioni nella condotta di formazione dei prezzi tra aree ed impianti all'interno dello stesso bacino di utenza. Un complesso di fattori - aggiunge - che sta portando sotto la soglia di sostenibilità economica oltre un terzo degli impianti di distribuzione carburanti attivi sulla rete autostradale nazionale, cui si aggiungono gli impianti delle regioni di frontiera, duramente penalizzati dal gap della fiscalità sui carburanti rispetto a tutti i Paesi confinanti».
«La riduzione nell'orario notturno delle modalità di servizio che, tuttavia, non comporta ancora la chiusura degli impianti, e, quindi, non di sciopero si tratta - precisa Cantarelli - si accompagna ad altre misure di protesta che toccano il rapporto economico tra gestori e compagnie petrolifere, già da tempo preannunciate ai soggetti interessati, e proseguirà ad oltranza: da oltre un mese, infatti, si è chiesta l'istituzione di un tavolo di lavoro tra ministeri competenti, Anas, società autostradali concessionarie dei servizi e compagnie petrolifere affidatarie per affrontare la crisi del comparto, senza che alcun riscontro sia pervenuto. Inevitabile - aggiunge - che si debba passare ai fatti per evidenziare la gravità della situazione e l'indilazionabilità di dovervi porre rimedio».

L'iniziativa di protesta dei gestori autostradali non si ferma alla riduzione dei servizi notturni. «Dopo la settimana di Pasqua, periodo di franchigia in cui non possono essere attuate interruzioni dei servizi di pubblica utilità, - conclude - si procederà, nell'osservanza dei termini di preavviso e durata previsti dalla regolamentazione vigente, a periodi di vera e propria interruzione del servizio notturno, cioè alla chiusura degli impianti dalle ore 22 alle ore 6, e ciò finché non interverranno concrete misure per la categoria».