20 aprile 2024
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Carrara Fiere | Balnearia 2012

Spiagge, onda d'urto... contro le aste

A Balnearia assemblea delle imprese turistico balneari con associazioni, movimenti, comitati e mondo del web con le aziende dell'indotto per sostenere un percorso legislativo che preveda assunzioni di responsabilità da parte di imprenditori e governo allo scopo di evitare aste ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle spiagge

CARRARA - La lunga serie di iniziative tenute nell’ambito di Balnearia, organizzate dalle diverse sigle sindacali e imprenditoriali si è conclusa mercoledì 7 marzo con «Onda d'urto....contro le aste per la salvezza delle imprese turistico balneari italiane e di tutte le aziende dell'indotto» organizzata dal Comitato Salvataggio imprese e turismo italiano assieme a MovimentoBalneare.it (con conosciutissima pagina FB) , MondoBalneare.it , AFIB ( Associazione Fornitori Italiani Balneari ), ITB (associazione Impresa Turistica Balneare), con la partecipazione di numerosi comitati e del gruppo FB La Spiaggia si...cura...

Le spiagge italiane potrebbero essere messe all'asta - L’assemblea, affollatissima, continua l’impegno degli operatori, sia quelli della balneazione sia del comparto che fornisce prodotti e servizi, fortemente preoccupati perché ormai da alcuni anni, a causa delle incertezze dovute all’applicazione della direttiva Bolkestein, le spiagge italiane potrebbero essere messe all’asta ed aggiudicate al miglior offerente causando la morte di migliaia di aziende e producendo l’effetto opposto a quello voluto della legge che punta invece a favorire lo sviluppo di nuove attività sostenendo la concorrenza.
Secondo il «Comitato» che ha lo scopo di sostenere l’impegno dei sindacati di categoria anche con il supporto delle aziende fornitrici, esistono tutti i presupposti per un’applicazione della normativa europea che, interpretando lo spirito della norma, favorisca lo sviluppo e propone, fra l’altro, di individuare nuove aree costiere da mettere a disposizione di nuove aziende realizzando così nuove attività visto che solo un terzo delle coste italiane oggi è interessato dalle concessioni aumentando così anche la concorrenza.
Grazie al lavoro di un team di giuristi ed esperti è stato messo a punto una proposta condivisa dal Comitato che, partendo da queste considerazioni, punta ad introdurre un regime di autorizzazione per le attività economiche che si svolgono sulle spiagge sostituendo le concessioni ed avviando così, un processo virtuoso di investimenti da parte dei privati ma anche di assunzione di responsabilità reciproche in un patto ben chiaro fra stato e imprenditori.
La proposta, molto ampia e articolata, è stata illustrata da Laila Di Carlo, avvocato, che ha lavorato alla stesura della bozza con un gruppo di giuristi e tecnici di altissimo livello fra i quali spiccano esponenti del mondo universitario come Alessandro del Dotto e Piero Bellandi.
«Riteniamo di avere aperto una strada nuova, che può favorire un confronto serio con il Governo, basato su proposte ed elementi e attuabili – ha detto nel suo intervento finale Luca Marini, presidente riconfermato dell’Associazione Fornitori Italiani Balneari – con proposte che possono risvegliare negli imprenditori la voglia di investire invertendo una stasi causata dalle incertezze normative perché, temendo le aste, gli operatori italiani preservano le loro disponibilità che considerano necessarie per esercitare il loro diritto a «fare impresa» con le imprese che hanno faticosamente costruito nel tempo».