Gemelli, l'ospedale del Papa in assemblea
Il Policlinico disdetta i contratti: 800 milioni di credito con la Regione Lazio. Azienda e rappresentanti dei lavoratori hanno 90 giorni di tempo per trovare un accordo
ROMA - Hanno avuto luogo in questi giorni le prime assemblee sindacali dei dipendenti del Policlinico Agostino Gemelli per protestare con l'annunciata disdetta del contratto collettivo di lavoro comunicata dall'amministrazione nel quadro di una ristrutturazione economica. Azienda e rappresentanti dei lavoratori hanno 90 giorni di tempo per trovare un accordo.
800 milioni di crediti con la Regione - La vicenda nasce con i problemi economici in cui viene a trovarsi, complice la crisi economica e la 'cura dimagrante' decisa dall'amministrazione Polverini, il prestigioso nosocomio romano dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. La situazione è del tutto diversa da quella del San Raffaele, ma un altro colosso della sanità cattolica (il Gemelli è il primo ospedale per ricoveri del Lazio nonché la più grande realtà oncologica italiana) è in difficoltà. Con la Regione Lazio, il policlinico ha «800 milioni di crediti», ha reso noto in una recente intervista al Corriere della sera Marco Elefanti, direttore amministrativo della Cattolica. A questi si aggiungono - lo hanno sottolineato i deputati del Pd Fioroni, Gasbarra e Pedoto in un'interrogazione parlamentare dello scorso 11 gennaio - 224 milioni di euro sul quale la corte di appello di Roma si esprimerà, su ricorso della Regione Lazio, nel 2014. Quanto al futuro, il policlinico aveva stimato per il 2011 un fabbisogno di circa 580 milioni di euro, mentre la regione ne ha riconosciuti solo 510 (e comunque i versamenti ottenuti per quell'anno ammontano a 430 milioni di euro).
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