19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Emergenza maltempo in Italia

La Coldiretti mobilita 10mila trattori in soccorso dei Comuni

Il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini attraverso le strutture territoriali ha lanciato un appello a tutti gli agricoltori associati, dotati di mezzi idonei, affinchè collaborino con le amministrazioni comunali e provinciali. Rischi per gli animali nelle stalle

ROMA - Quasi diecimila trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati d'emergenza in soccorso dei Sindaci su tutto il territorio nazionale per intervenire nella pulizia delle strade dal ghiaccio e dalla neve. Il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini attraverso le strutture territoriali ha lanciato un appello a tutti gli agricoltori associati, dotati di mezzi idonei, affinché collaborino con le amministrazioni comunali e provinciali per ripristinare al più presto la circolazione e garantire condizioni di sicurezza per i cittadini.

Rischi per gli animali nelle stalle - «Con la temperatura scesa praticamente ovunque sotto lo zero - ha sottolineato Marini - chi può ha il dovere di rimboccarsi le maniche per scongiurare il pericolo ghiaccio sulle strade. Su tutto il territorio nazionale, insieme all'esercito, si sono dunque messi in moto trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo per affrontare l'emergenza su decine di migliaia di chilometri di strade nelle campagne ed anche nei centri urbani, grazie alle tante aziende agricole situate nelle periferie delle città».
«La presenza diffusa degli agricoltori sul territorio - ha continuato la Coldiretti - assicura un intervento capillare anche nelle aree critiche del Paese e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle zone più impervie, interne e montane. La situazione è difficile nelle città, nei paesi e nelle campagne dove insieme ad intere famiglie isolate ci sono - ha concluso la Coldiretti - almeno due milioni di mucche e maiali nelle stalle che rischiano di rimanere senza acqua e cibo per le difficoltà di garantire l'approvvigionamento dei mangimi sulle strade e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l'acqua agli abbeveratoi.