25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Sicurezza alimentare

Torino, i Nas sequestrano 3 tonnnellate di «bugie», e dolci carnevaleschi

Per false informazioni in etichetta sullo stabilimento di produzione. L'operazione si inquadra nella vigilanza che i Carabinieri dei NAS effettuano nei confronti degli opifici operanti nel comparto dolciario

TORINO - Quasi 3 tonnellate di «bugie», dolci tipici carnevaleschi piemontesi, sono state sequestrate dai carabinieri dei Nas. I militari hanno individuato un'azienda del capoluogo piemontese che distribuiva alimenti apponendo in etichetta false informazioni relative allo stabilimento di produzione. L'operazione si inquadra nella vigilanza che i Carabinieri dei NAS effettuano nei confronti degli opifici operanti nel comparto dolciario, che in questo periodo incrementano la propria attività nel particolare settore dei prodotti tipici «carnevaleschi».

Proprio nel corso di un'ispezione - si legge in un comunicato - effettuata presso una di queste aziende i militari hanno infatti rinvenuto oltre 400 confezioni da mezzo chilo di «bugie», pronte ad essere commercializzate a favore di supermercati della regione, sulle quali erano state apposte etichette che le caratterizzavano come prodotte dalla stessa ditta nello stabilimento sottoposto a controllo. L'esame della documentazione e la verifica delle linee produttive aziendali hanno invece consentito di accertare che tra le preparazioni dolciarie della ditta non era contemplata quella delle «bugie», risultate in realtà prodotte da un'azienda della provincia di Treviso dalla quale l'opificio torinese le aveva acquistate per rivenderle come «produzione propria».

La falsa indicazione apposta nell'etichetta aveva l'evidente fine di poter vantare nei confronti della clientela una gamma di produzioni più ampia rispetto a quella reale, nonché di attribuire all'alimento un valore aggiunto (quello della «produzione locale«) che ne consente una maggiore commercializzazione.

Tale irregolarità però, oltre a costituire una truffa commerciale nei confronti del consumatore, rende problematica la tempestiva esecuzione di verifiche presso l'azienda produttrice da parte degli organi di controllo, nel caso in cui dovessero essere rilevate anomalie nell'alimento (come, ad esempio, la presenza di contaminazioni batteriche o di sostanze allergizzanti non dichiarati in etichetta).

Le oltre 400 confezioni rinvenute presso l'azienda sono state sottoposte a sequestro dai Carabinieri del Nucleo piemontese, che hanno esteso gli accertamenti anche agli esercizi commerciali ai quali sono state distribuite le «bugie» irregolari, sequestrandone ulteriori 5400 confezioni rinvenute in un ipermercato del vercellese.

Sono in corso ulteriori accertamenti tesi al rintraccio di tutte le confezioni irregolari di «bugie», ancora sul mercato, distribuite dall'azienda torinese, il cui titolare è stato denunciato per frode nell'esercizio del commercio. Il valore degli alimenti sottratti alla distribuzione, al momento, supera i 22mila euro.