Hu Jintao: Spetta all'Europa risolvere il problema del debito
Il Presidente cinese: Il G20 mandi un segnale sulla necessità della crescita. Pechino e Berlino pronte a sostenere la loro domanda interna. Medvedev: Brics elaboreranno una posizione comune sull'eurozona. Il Messico alla presidenza nel 2012 del G20, critica la svalutazione dello yuan
PECHINO - Il Presidente cinese Hu Jintao ha sottolineato che «spetta all'Europa risolvere il problema del suo debito», dicendosi fiducioso nelle capacità del vecchio continente di far fronte alla crisi in atto. E' quanto scrive l'agenzia di stampa Xinhua riferendo dell'incontro tra il leader cinese e il Presidente francese Nicolas Sarkozy, alla vigilia del vertice del G20 a Cannes.
«Crediamo che l'Europa abbia la saggezza e la capacità per risolvere questo problema del debito», ha detto il capo di Stato della seconda economia mondiale, aggiungendo quindi che il G20 dovrebbe mandare un chiaro segnale sulla necessità di garantire crescita e stabilità alla comunità internazionale.
Nelle ultime settimane si è più volte parlato del possibile intervento della Cina a sostegno della crisi debitoria dell'area euro, mediante contributi da 50 a 100 miliardi di dollari al fondo salva Stati.
Pechino e Berlino pronte a sostenere la loro domanda interna - La Cina e la Germania si impegnano a prendere delle misure per sostenere la loro domanda interna al fine di sostenere la crescita mondiale, nel caso si aggravi la crisi. E' quanto si legge in un progetto di comunicato finale del vertice del G20 a Cannes, in Francia, ottenuto dall'Afp.
«Australia, Brasile, Canada, Germania, Corea del Sud e Indonesia, paesi le cui finanze pubbliche rimangono relativamente forti», accettano, «se le condizioni economiche mondiali dovessero aggravarsi, di adottare misure discrezionali per sostenere la domanda interna in modo appropriato, confermando comunque i loro obiettivi di bilancio a medio termine», precisa il testo. Anche la Cina, che ha una bilancia commerciale in attivo, promette di far evolvere il suo modello economico verso «una crescita tirata dalla domanda interna, in modo da favorire la ripresa mondiale e la stabilità finanziaria».
Medvedev: Brics elaboreranno una posizione comune sull'eurozona - I Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) hanno concordato d'elaborare una posizione comune sulla crisi che sta colpendo l'eurozona. L'ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev dopo l'incontro col presidente cinese Hu Jintao a Cannes, dove si sono recati per la riunione dei leader del G20.
«Abbiamo discusso le difficoltà nell'eurozona e il bisogno d'elaborare una posizione consolidata dei paesi membri Brics», ha detto Medvedev, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax. I Brics si sono riuniti prima del vertice bilaterale Medvedev-Hu.
Il Messico alla presidenza nel 2012 del G20, critica la svalutazione dello yuan - Il presidente messicano Felipe Calderon, che assumerà questa settimana la guida del G20, ha criticato oggi la svalutazione dello yuan, responsabile a suo giudizio di gravi squilibri economici.
«Assistiamo a numerose manipolazioni dei tassi di cambio e questo causa squilibri enormi negli scambi e squilibri enormi in economia, ed è la principale causa dell'attuale crisi mondiale», ha detto Calderon davanti all'assemblea degli imprenditori dei Paesi del G20, ribattezzata B20. «Dobbiamo dunque discutere della svalutazione artificiale delle valute in Asia, in Cina e in altri Paesi», ha sottolineato.
Sono soprattutto gli Stati Uniti ad accusare regolarmente la Cina di tenere lo yuan basso rispetto al dollaro per rendere le esportazioni cinesi più convenienti. La Francia, presidente di turno del G20, ha auspicato che Pechino accetti di impegnarsi in un «cammino di integrazione» verso la convertibilità della sua valuta.
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