19 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Per l’associazione dei costruttori il «costo zero» è una presa in giro

Decreto sviluppo: l’Ance, non sprechiamo i soldi in grandi opere

Paolo Buzzetti: «I soldi ci sono, spendiamoli. Puntare sulle piccole opere rilanciando le città. Bisogna introdurre agevolazioni fiscali mirate»

ROMA - «L'edilizia è il motore fondamentale dell'economia italiana. Ma perchè sia davvero efficace, occorre che le poche risorse disponibili non vadano a concentrarsi su poche grandi opere. Bisogna invece puntare su «piccole e medie opere» e su un piano città». Lo ha detto Paolo Buzzetti presidente dell’Ance, l’associazione che riunisce i costruttori edili.

Buzzetti: il «costo zero» è una presa in giro - «L'assunto che sia possibile un'infrastrutturazione generatrice di sviluppo a costo zero o è una chimera o è una presa in giro». Lancia l'allarme Paolo Buzzetti, in occasione dell'assemblea dell'associazione.

Spendiamo i 5 miliardi previsti per il 2012 - «I soldi ci sono, spendiamoli», è l'appello che Buzzetti ha lanciato al governo chiedendo di sbloccare «una parte di quei cinque miliardi in bilancio per il 2012 per gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio» previsti dal capitolo bilancio per le infrastrutture. Per il numero uno dell'Ance il Dl Sviluppo «è una grande occasione» perchè «l'edilizia è il motore fondamentale dell'economia italiana». Ma perchè sia davvero efficace, secondo Buzzetti, occorre che «le poche risorse disponibili non vadano a concentrarsi su poche grandi opere». Bisogna invece puntare su «piccole e medie opere» e su «un piano città».

Puntare sulle piccole opere rilanciando le città - Dal piano casa, dunque, bisogna passare ora al piano città che comprende, tra l'altro, la mobilità urbana, la manutenzione degli edifici, la demolizione e la ricostruzione.

Bisogna introdurre agevolazioni fiscali mirate - E proprio riferendosi al Piano di rilancio delle città, Buzzetti ha chiesto all'esecutivo uno stimolo fiscale ad hoc, «norme che favoriscano l'innesco della miccia». E «Occorre introdurre misure fiscali mirate, che stimolano la realizzazione di programmi di riqualificazione».
Inoltre «gli interventi di riqualificazione delle città vedono una grande opportunità - ha poi aggiunto il numero uno dell'Ance - nel processo di dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico».