Finmeccanica, tra inchieste e realizzi titolo a picco in Borsa
Chiusura in calo dell'8,63% a 5,185 euro. La Procura di Bari apre fascicolo ad hoc su appalti: turbativa d'asta. Fiom: «Modificare il piano di Alenia Aeronautica»
MILANO - Pioggia di vendite in Borsa oggi su Finmeccanica. All'interno di un listino in profondo rosso, le azioni del gruppo romano hanno messo a segno la peggior performance tra le blue chip, chiudendo in calo dell'8,63% a 5,185 euro, dopo essere anche stato sospeso dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. Sul titolo Finmeccanica hanno pesato sia la nuova tornata di rivelazioni sullo scandalo giudiziario che coinvolge alcuni dirigenti della società sia le prese di beneficio dopo la corsa del titolo della scorsa settimana.
Venerdì si è dimesso Salvatore Metrangolo, consigliere di amministrazione della Seicos e presidente della Sistemi di software integrati (Ssi) del gruppo Finmeccanica, dopo essere rimasto coinvolto nell'indagine di Bari su un giro di escort che coinvolge anche il premier Silvio Berlusconi. Le dimissioni di Metrangolo sono giunte 24 ore dopo quelle del direttore commerciale del gruppo, Paolo Pozzessere.
Bari apre fascicolo ad hoc su appalti: turbativa d'asta - Chiusa l'indagine sulle escort portate nelle residenze del premier, tra il 2008 e il 2009, la procura di Bari ha aperto un nuovo fascicolo di indagine sugli appalti che Gianpaolo Tarantini e «il suo comitato d'affari pugliese» - come scrivono i finanzieri nelle carte d'indagine - avrebbe cercato di aggiudicarsi cercando contatti in Finmeccanica e Protezione civile.
I pm Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis hanno stralciato il fascicolo sugli affari dall'inchiesta madre, ipotizzando i reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e alla corruzione. L'attenzione è concentrata sui vertici Finmeccanica, ma non solo. Nel mirino ci sono almeno dodici appalti per 51 milioni di euro. Appalti che Gianpi avrebbe voluto , senza alla fine riuscirci, far aggiudicare al suo amico imprenditore Enrico Intini. Sfruttando il rapporto confidenziale con Silvio Berlusconi, l'ex imprenditore pugliese delle protesi sperava di accreditarsi nel mondo dell' imprenditoria. La lente di ingrandimento dei pm baresi si sta concentrando su opere tecnologiche per la Protezione Civile curate dalla società Sel Proc del gruppo Finmeccanica. In particolare su sei procedure per l'ampliamento della Rete Isoradio sulle autostrade A24/A25/A14 e su alcuni raccordi del valore di 2,3 milioni, tre appalti da 7,8 milioni: due per la fornitura di strutture per l'emergenza derivante da terremoti, l'altro per l'acquisto di strumenti di radiolocalizazione dei mezzi terrestri e delle persone della Protezione Civile.
I magistrati stanno tenendo conto anche del mega appalto da 22,7 milioni per la costruzione della dorsale in ponte radio della Protezione civile, e di quello per la fornitura di beni e servizi per il G8 dell'Aquila da 17,8 milioni. Non si conoscono ancora gli indagati. Potrebbero essere cinque. Il nuove filone investigativo è stato avviato quattro mesi prima dell'incontro del 21 gennaio 2009 nell'hotel De Russie di Roma, di cui si parla nelle intercettazioni trascritte dalla guardia di Finanza.
Alla riunione parteciparono Tarantini, Lea Cosentino, ex direttore generale della Asl Bari, Rino Metrangolo, dirigente del gruppo Finmeccanica che si è dimesso qualche giorno fa e gli imprenditori pugliesi Cosimo Catalano della Supernovà di Lecce e lo stesso Enrico Intini. I militari sentirono che Tarantini proponeva a Cosentino di frazionare la procedura in tre parti: una da affidare a Intini, una a Catalano e l'altra ad una società riconducibile a Finmeccanica. La nuova inchiesta punta anche ad approfonidre i rapporti che Tarantini e Intini hanno avuto con i manager di due società del gruppo Finmeccanica: il direttore esecutivo della Seicos spa, Domenico Lunanuova, e con Metrangolo, ex consigliere di amministrazione della Seicos e presidente della Ssi. La Seicos è la società che assieme alla Selex Sistemi Integrati (guidata da Marina Grossi) aveva costituito la Sel Proc a cui il governo aveva stanziato 280 milioni per l'acquisto, attraverso appalti, di sistemi tecnologici per la previsione e gestione delle emergenze per la Protezione Civile.
Fiom: «Modificare il piano di Alenia Aeronautica» - Il vertice di Alenia Aeronautica ha presentato ai sindacati dei metalmeccanici «un piano industriale che prevede la fusione per incorporazione di Aermacchi in Alenia Aeronautica, la chiusura dei siti di Venezia, Roma e Casoria (Napoli), e la cassa integrazione a zero ore per 1.200 lavoratori che dovrebbero essere accompagnati alla pensione. In sostanza, si tratta di un piano che mentre prevede un pesante ridimensionamento del personale attivo, che dovrebbe essere attuato con immediatezza, rinvia al 2012 l'avvio di una nuova serie di investimenti». Lo dice Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Alenia Aeronautica.
«Alenia Aeronautica - prosegue - è un'azienda in cui non mancano né le commesse né il lavoro. Semmai, è un'azienda che ha un problema di bassa redditività. Con il piano presentato il 16 settembre, il vertice di Finmeccanica pensa forse di risolvere tale problema tagliando stabilimenti e occupazione. Ma questa è una scorciatoia che non risolve le questioni vere e fa pagare ai lavoratori il fatto che il Gruppo non abbia investito per tempo su programmi di prospettiva e non abbia tenuto sotto controllo l'efficienza complessiva dell'Azienda, a partire da un sistema di fornitura che, spesso, è fonte di ritardi e, quindi, di un aumento dei costi».
«Di fronte a questo inaccettabile progetto - aggiunge Masat - noi crediamo che ci debba essere una reazione dei lavoratori, non solo per difendere il proprio diritto al lavoro, m anche per riportare la discussione su un nuovo piano che preveda un rilancio basato sugli investimenti e sulla valorizzazione di quelle conoscenze e di quelle professionalità che costituiscono l'incomparabile valore di Alenia Aeronautica. A questo scopo, sarebbe auspicabile l'avvio di un percorso unitario che parta dalle assemblee con i lavoratori e arrivi a un'unica posizione negoziale da presentare al tavolo delle trattative a nome del Coordinamento sindacale nazionale di Alenia Aeronautica e dei sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm».
La Polverini visita la sede romana di Thales Alenia Space - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha visitato, questa mattina, lo stabilimento Thales Alenia Space Italia di Roma. Accompagnata da Luigi Pasquali, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia (joint venture tra Thales e Finmeccanica), si legge in una nota, Polverini si è recata presso il Centro integrazione satelliti di Via Tiburtina, luogo dove risiedono le 'camere pulite' e i laboratori in cui si integrano le diverse componenti necessarie per la realizzazione di satelliti di piccole e medie dimensioni.
La visita è stata l'occasione per presentare i maggiori programmi spaziali in cui Thales Alenia Space è impegnata. In particolare la costellazione Galileo, il programma europeo per la navigazione satellitare. Sono stati mostrati, inoltre, anche i satelliti della costellazione Globalstar di seconda generazione dedicata ai servizi satellitari e alla telefonia mobile, nonché le immagini generate dalle applicazioni del programma Cosmo-SkyMed, il sistema satellitare italiano all'avanguardia a livello mondiale per la Gestione dei Rischi Ambientali, la Difesa e la Sicurezza.