1 dicembre 2023
Aggiornato 21:00
Consumatori | Risparmio

Polizze «index linked»: speranze di rimborso per molti risparmiatori

Vittoria da 50 mila euro a Ferrara: «le polizze collegate raramente garantiscono l'intera restituzione del capitale: si tratta di veri e propri investimenti finanziari subordinati all’andamento del mercato»

PARMA - Ancora una vittoria in materia di polizze «index linked». Confconsumatori ha ottenuto 50 mila euro di rimborso per una sua associata, che aveva investito i suoi risparmi in una polizza assicurativa collegata a strumenti finanziari, quali azioni e obbligazioni. Questa volta è stato il Tribunale di Ferrara, con sentenza n. 1020, a condannare una compagnia di assicurazioni all’integrale restituzione del capitale investito (50.000¤), oltre interessi e spese.

L'associata aveva, infatti, effettuato un investimento tramite una polizza assicurativa, cosiddetta «index linked», connessa a strumenti finanziari. Il fatto che una polizza vita sia garantita da azioni e obbligazioni, all’andamento dei quali sia subordinata la quantificazione dell’importo spettante al cliente, comporta, secondo il Tribunale di Ferrara, la ricorrenza non di un contratto assicurativo, più in particolare di un’assicurazione sulla vita, ma di una vera e propria operazione finanziaria, analoga agli investimenti in azioni o obbligazioni. Di qui per il Tribunale la necessità di applicare le norme del TUF (d.lgs. n. 58/98), più in particolare l’art. 23, il quale richiede, sotto pena di nullità, la forma scritta non solo del contratto di acquisto degli strumenti finanziari, ma anche di quello generale d’investimento destinato a regolare tutti i rapporti negoziali tra banca e cliente. Mancando quest'ultimo, il Tribunale, perciò, ha sancito la nullità del contratto generale e, per l’effetto, dell’investimento, camuffato sotto il nome di polizza assicurativa.

«Una sentenza – dichiarano gli avv.ti Giovanni Franchi e Stefano Di Brindisi, legali Confconsumatori, che hanno tutelato in giudizio l’associata – di particolare importanza, che dà vita ad un nuovo orientamento giurisprudenziale, per il quale le polizze vita c.d. index o unit linked sono vere e proprie forme assicurative solo quando (il che peraltro non accade mai) garantiscono la restituzione del capitale. Quando invece, come era nella specie, il rimborso è subordinato all’andamento del titolo siamo al cospetto di veri e propri investimenti finanziari, soggetti, come tali, alle disposizioni in materia, tra le quali l’art. 23 TUF, che impone la stipulazione per iscritto del contratto generale d’investimento. Tale principio – precisa Confconsumatori – va ricollegato al fatto che tali contratti non sono mai preceduti o comunque connessi con quello generale d’investimento. Da ciò discende che le persone (molte in Italia), che hanno effettuato queste operazioni, pensando di assicurarsi un reddito per la vecchiaia, ma che oggi, invece, a causa di diversi disastri finanziari hanno subito gravi perdite, potranno recuperare i loro risparmi».