Bernabč: Target confermati ma paghiamo il rischio paese
Intervista a Firstonline: «Dall'asta frequenze nessun impatto sul taglio del debito. Io in politica? Non č il mio mestiere, ho da fare in Telecom»
ROMA - Telecom Italia conferma tutti i suoi target di medio e lungo periodo e le strategie di crescita aziendale. In un'intervista a Firstonline, il presidente del gruppo di tlc, Franco Bernabč, ha risposto a Moody's che ha tagliato l'outlook del gruppo. «Il taglio dell'outlook deciso da Moody's per Telecom Italia - ha spiegato Bernabč - non mette in discussione la bontŕ delle nostre strategie ma sottolinea la crescita dei rischi derivanti dagli effetti negativi di una stagnazione economica esacerbata dalle misure di austeritŕ».
«Nonostante questo Telecom Italia - ha sottolineato il presidente - riconferma pienamente tutti i suoi target di medio e lungo periodo. Purtroppo paghiamo un prezzo troppo alto al rischio Paese». Per il manager «il giudizio dell'agenzia di rating č in larga misura il frutto del deterioramento del quadro politico e economico del paese. Purtroppo anche Telecom Italia paga un caro prezzo allo scarso senso di responsabilitŕ della classe politica che si č manifestato appieno sulla manovra economica, resa per noi ancora piů pesante dall'onerositŕ dell'asta sulle frequenze».
Bernabč: «Dall'asta frequenze nessun impatto sul taglio del debito» - La partecipazione di Telecom Italia all'asta per le frequenze liberate dalle tv locali con il passaggio al digitale non avrŕ alcun impatto sulla riduzione dell'indebitamento. Il presidente del gruppo, Franco Bernabč, conferma infatti gli obiettivi di deleverage. Le ultime novitŕ sulla manovra e sull'asta infatti, afferma il presidente non avranno «assolutamente» impatto alcuno sui target del debito.
«Colgo anzi l'occasione - afferma Bernabč - per confermare pienamente tutti i nostro obiettivi e in particolare quelli di riduzione del debito a medio termine (senza l'onere dell'asta) e quelli di lungo periodo che comprendono l'onere per l'asta delle frequenze».
Per Bernabč infine «tutti i programmi e tutti i target sono confermati». «Continuiamo a lavorare con grande intensitŕ e determinazione - spiega - per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Sono sicuro che dalla crisi un gruppo come Telecom Italia uscirŕ piů forte».
«Io in politica? Non č il mio mestiere, ho da fare in Telecom» - Una discesa in politica di Franco Bernabč in una momento delicato per la vita politica ed economica del paese come quello attuale č da escludere. Il presidente di Telecom Italia, che sgombra il campo da ogni dubbio e lapidario risponde: «La politica non č il mio mestiere e in Telecom ho ancora tantissimo da fare».
Bernabč si dice inoltre contrario a ipotesi di governi tecnici, perchč, sostiene, in una fase di «crisi epocale» la risposta puň venire solo dalla politica. «Penso che occorra voltare pagina - afferma - ma l'idea di rivolgersi a manager, banchieri o imprenditori per mettere in piedi un Governo che risponda ai problemi del paese sia profondamente sbagliata: siamo di fronte a una crisi epocale e governare vuol dire soprattutto scegliere chi debba fare i sacrifici maggiori. Non č roba da tecnici, č un compito tutto politico».
Per Bernabč «quel che serve oggi č una forte guida politica che abbia una visione chiara e di lungo periodo su dove portare l'Italia». Poi a proposito della disponibilitŕ espressa da Alessandro Profumo, a scendere in campo, il presidente aggiunge: «qualunque cittadino voglia impegnarsi per il bene della collettivitŕ e intenda sottoporsi al giudizio popolare, e a maggior ragione chi ha dimostrato competenza va giudicato positivamente. D'altra parte, la mia contrarietŕ a governi tecnici non esclude affatto che si chiamino a raccolta, molto piů di quanto si č fatto finora, persone competenti e qualificate perché possano dare il loro contributo di professionalitŕ nell'ambito di un governo politico, a livello di singoli ministeri».