16 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Roncarati: «Più rete d’impresa per crescere e per competere»

Contratto di rete: Ferrara scalda i motori

3 quelli già depositati in Camera di Commercio per presentarsi a clienti e fornitori con un volto e una forza comune

FERRARA - C'è un modo per uscire dal nanismo delle imprese senza rinunciare a tutti i vantaggi che l'essere piccoli comporta. Vantaggi di flessibilità, specializzazione, velocità nel rispondere ai cambiamenti del mercato, qualità nei rapporti aziendali, creatività, che hanno fatto crescere il nostro sistema produttivo, ma che oggi rischiano di diventare frecce spuntate in mancanza di dimensioni aziendali adeguate alle nuove sfide competitive e alla necessità di presenza sui mercati più lontani e promettenti. Questo modo di conservare il buono dell'essere piccoli, unendolo ai vantaggi del diventare grandi e insieme conservando marchio e identità, si chiama solidarietà aziendale in reti d'imprese e ha trovato un laboratorio di idee, proposte e iniziative a Ferrara su impulso della Camera di Commercio, che, in sinergia con le associazioni di categoria, mette a disposizione 100.000 euro per la sottoscrizione di contratti di rete e la predisposizione di appositi studi di fattibilità.
E l'ultimo passo – il più importante – in ordine di tempo maturato nella provincia estense sono i primi tre «contratti di rete» tra imprese operanti nei settori medicale e fotovoltaico, che d'ora in poi potranno presentarsi a clienti e fornitori con il volto e la forza comune delle neonate «ORM-NETWORK» (5 imprese), «RETIS MED» (8 imprese) e «RETE K.A. GRID» (2 imprese). Tre filiere e tre patrimoni in cui ogni impresa fa gioco di squadra conservando la sua identità.

Cosa prevede il bando (in arrivo a settembre) della Camera di Commercio

Beneficiari
Potranno beneficiare del contributo camerale le imprese della provincia di Ferrara, che, in un numero minimo di tre, si costituiscano in raggruppamenti attraverso la forma giuridica di «contratto di rete», ai sensi dell'articolo 3, comma 4 ter, della legge n. 33/2009 e dell’articolo 42 del decreto legge n. 78/2010).
Investimenti finanziabili
costi per spese notarili sostenute per la formalizzazione del contratto di rete;
costi per la redazione del programma di rete e per l'asseverazione;
costi per l'acquisizione di brevetti e diritti di licenza strumentali alla realizzazione della rete;
costi per l'ideazione e la promozione del marchio della rete;
costi per l'acquisto di hardware e di software, finalizzati alla costituzione ed al funzionamento operativo della rete;
spese di progettazione, riconosciute nella misura forfetaria massima del 15% dei costi complessivamente sostenuti.
Entità del contributo
50% dell’investimento, al netto di IVA, fino all'importo massimo di ¤ 10.000.