18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Manovra finanziaria

Tramontato lo scudo bis, faro sulle pensioni

Comuni in piazza. La Cgil: «Basta attacchi al mondo del lavoro». Il governo continua comunque a lavorare per modificare la manovra

ROMA - Il governo esclude un secondo scudo fiscale per i capitali ancora all'estero. L'ipotesi, durata solo poche ore, è stata subito smentita dai ministri, Roberto Calderoli, Paolo Romani e Altero Matteoli. «Il governo non sta studiando questa ipotesi», ha chiarito il ministro dello Sviluppo economico. «Non è pensabile che il Governo possa modificare in modo sostanziale la manovra introducendo uno scudo bis che non è una misura in programma», gli ha fatto eco il titolare ai Trasporti. Per il ministro Calderoli si tratta di «una realtà virtuale». Aperture però a tutte le proposte migliorative della manovra approvata la scorsa settimana e che inizierà l'iter al Senato lunedì prossimo. Intanto arriva la protesta dei Comuni che annunciano una manifestazione a Milano per il 29 agosto contro i tagli.

E tra gli interventi strutturali si torna a ragionare sull'annoso capitolo pensioni, in particolare sulle pensioni di anzianità e sull'età pensionabile delle donne. Malgrado l'opposizione di parte della Lega, a cominciare dal leader Umberto Bossi, almeno finora mostrata.

A dirsi «inorridita» dall'ipotesi di un nuovo scudo è la Cgil che sta mettendo a punto un pacchetto di controproposte alla manovra economica mentre prepara lo sciopero generale che dovrebbe essere proclamato la prossima settimana. La Cgil fa sapere inoltre che chiederà ai gruppi parlamentari «un intervento deciso per cancellare tutte le norme sul lavoro contenute nel decreto. Così come chiederemo che la si smetta di perpetrare immotivati attacchi al mondo del lavoro». Torna invece a chiedere un aumento dell'Iva di un punto percentuale, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che definisce il contributo di solidarietà «un grave vulnus nella giustizia e un danno per l'economia». La misura infatti per Bonanni «non fa riferimento ai valori mobiliari e immobiliari, che rappresentano l'unico modo per registrare veramente la ricchezza di una persona». Ma questo governo, come anche i passati - conclude il segretario generale - «non volendo disturbare alcuni ceti, sceglie la strada più facile, tassando i lavoratori dipendenti».

Il governo continua comunque a lavorare per modificare la manovra. Aperture sono arrivate oggi in maniera chiara anche dal ministro Romani per il quale l'aumento dell'Iva, una delle ipotesi già sul tavolo del governo, è stato escluso perché ritenuto da molti ministri recessivo. «A mio avviso - dice - tutti devono fare il proprio ruolo: noi ministri abbiamo condiviso la manovra, i parlamentari e tutti quelli che non sono d'accordo, possono impegnarsi e presentare modifiche in Parlamento». Per il ministro l'Italia avrà comunque i «i conti in regola. Al 2013 avremo il pareggio di bilancio».