18 aprile 2024
Aggiornato 05:00
L'allarme degli economisti

Consumi, per famiglie sarà un autunno molto duro

Sapelli e Vaciago: «Ceti medi al Nord e poveri del Sud saranno i più colpiti dalla crisi»

ROMA - Sarà un autunno «molto duro» per le famiglie italiane. E a soffrire di più dell'attuale crisi economica e finanziaria che sta colpendo il Paese saranno le famiglie più povere del Sud e i ceti medi del Nord che avevano messo da parte «un tesoretto».

Su questo non hanno dubbi i due economisti Giulio Sapelli e Giacomo Vaciago che, intervistati da TM News, spiegano come gli effetti della crisi non stanno aspettando a farsi sentire sui consumi degli italiani. Anzi. «Anche se la crisi per certi versi è appena cominciata - ha detto Sapelli - le famiglie hanno già cominciato a sentirne gli effetti con un restringimento del proprio reddito, cosa che a breve comporterà inevitabilmente un drastico abbassamento dei consumi».
Gli fa eco Vaciago: «Già nella seconda parte dell'anno si nota una diminuzione del profilo reddituale delle famiglie italiane. Se l'inizio del 2011, infatti, è stato caratterizzato da un certo ottimismo per la ripresa, oggi quell'ottimismo di sei mesi fa non c'è più anche a causa di una serie di shock negativi che abbiamo vissuto nel mondo, vedi Fukushima, la guerra in Libia, la Siria».
A soffrirne maggiormente, per Vaciago saranno le classi medie. «In questo momento - spiega l'economista - chi si sta impoverendo di più è chi aveva ricchezza finanziaria, chi aveva, insomma, un 'tesoretto' da parte. Proprio quel ceto medio che non aveva ancora sofferto della recessione. Ad essere più colpite saranno le famiglie benestanti del nord Italia, in particolare quelle che vivono in regioni come il Piemonte, la Lombardia e il Veneto».

Per Sapelli, invece, la crisi colpirà «seguendo la stratificazione sociale, culturale e territoriale più debole, quindi Sud e famiglie meno abbienti - spiega - perchè sono quelle meno capaci di difendersi, più esposte al credito al consumo, come gli anziani e i pensionati». All'orizzonte, dunque, per le famiglie italiane si prevede «un autunno molto duro - conclude Sapelli che nell'immediato, per il nostro Paese, e vede una sola 'ricetta': «Alzare l'età pensionabile e diminuire le tasse su lavoro e capitale per dare un incentivo alla crescita e agli investimenti».