FAO: Intervenire con grande urgenza contro la carestia
«Crisi umanitaria persisterà almeno fino al dicembre 2011». Unicef: «In aumento il numero di profughi a Dadaab». Uomini armati saccheggiano aiuti del PAM
ROMA - Serve urgentemente un intervento «di grande vigore» per il Corno d'Africa in preda a una carestia e alla siccità. Lo chiede la Fao in un comunicato diffuso oggi. «La carestia ha colpito tre nuove regioni del sud della Somalia e tutte le altre zone della Somalia meridionale sono alle prese con un'emergenza umanitaria che ha già provocato decine di migliaia di morti», ricorda l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. «La carestia si dovrebbe estendere a tutte le regioni del sud nelle prossime quattro, sei settimane e persisterà almeno fino al dicembre 2011», aggiunge.
Si parla di carestia quando oltre due persone su 10.000 muoiono di fame ogni giorno e che il tasso di malnutrizione acuta supera il 30%.
Questa emergenza fa parte di una crisi di più grande ampiezza causata dalla siccità e dai conflitti armati, che colpisce il Corno d'Africa e minaccia la vita e i mezzi di sussistenza di circa 12,4 milioni di persone in Somalia, a Gibuti, in Etiopia e in Kenya», sottolinea la Fao invocando «un intervento vigoroso».
In Somalia, 3,7 milioni di persone si trovano in una situazione di crisi, e 3,2 milioni (di cui 2,8 milioni nel sud del Paese) hanno bisogno di aiuti immediati necessari per la loro sopravvivenza.
Uomini armati saccheggiano aiuti del Pam - Alcuni uomini armati hanno saccheggiato oggi delle scorte alimentari in un campo profughi a Mogadiscio, che ospita le vittime della carestia. Durante il saccheggio è scoppiata una sparatoria in cui hanno perso la vita cinque persone, secondo quanto hanno riferito testimoni e fonti ufficiali.
«Cinque persone sono morte quando alcuni miliziani hanno aperto il fuoco per rubare degli aiuti alimentari. La gente ha iniziato a correre per mettersi al riparo, mentre gli uomini della sicurezza hanno risposto al fuoco degli aggressori», ha detto all'Afp un testimone. L'attacco si è svolto in un campo del quartiere di Badbado, che ospita migliaia di persone vittime della carestia e della siccità.
Gli aggressori, di cui si ignora l'identità, sono giunti nel primo pomeriggio, mentre i rifugiati attendevano la distribuzione di cibo fornito dal Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite.
Unicef: In aumento il numero di profughi a Dadaab - Cresce il numero di persone in arrivo nei campi profughi di Dadaab, in Kenya. Secondo quanto riporta l'Unicef in un comunicato, in media ogni giorno vengono accolte 1.300 persone sopravvissute al lungo viaggio dalla Somalia l'80 per cento delle quali sono donne e bambini.
L' Unicef ha aumentato i kit di primo soccorso e le scorte di alimenti terapeutici per ospedali e centri di stabilizzazione nutrizionale nei campi di Dadaab e nelle comunità ospitanti circostanti, utili al trattamento della malnutrizione nei bambini al di sotto dei cinque anni.
«Molte famiglie somale che attraversano il Kenya, arrivate a Liboi non sanno di dover percorrere 100 chilometri prima di arrivare ai campi profughi di Dadaab,» dice Olivia Yambi, Rappresentante Unicef in Kenya. «La salute di alcuni bambini malnutriti che attraversano il confine è talmente precaria che non possono aspettare di arrivare a Dadaab.» La distribuzione di aiuti di primo soccorso e di rifornimenti alimentari in prossimità del confine salverà i bambini che altrimenti perderebbero la vita durante questo lungo viaggio.«