2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Telecomunicazioni

Telecom: Nel primo semestre perdita a 2,013 mld, ricavi a +10%

Ma senza svalutazione avviamento l'utile è in linea con il 2010. Bernabè: «No a trattative per acquisizioni in Italia»

ROMA - Telecom Italia archivia il primo semestre con un risultato netto negativo per 2,013 miliardi di euro, con un calo di 3,224 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (1,211 miliardi). Lo comunica la società dopo il consiglio di amministrazione che ha approvato i risultati semestrali. Se si esclude l'impatto negativo della svalutazione dell'avviamento, tuttavia, l'utile ammonterebbe a 1,169 miliardi, «sostanzialmente allineato» con quello del primo semestre 2010.
I ricavi invece sono pari a 14,543 miliardi, con un aumento del 10% rispetto ai primi sei mesi dell'anno scorso.

«Benché il contesto competitivo e finanziario sia estremamente sfidante - ha sottolineato il Presidente Franco Bernabè - i risultati del semestre ci permettono di confermare per il 2011 gli obiettivi economico-finanziari e di remunerazione dei nostri azionisti. La svalutazione dell'avviamento non determina conseguenze di natura finanziaria e non modifica il percorso di riduzione dell'indebitamento e la politica di distribuzione dei dividendi della società».

Telecom non ha trattative in corso su possibili acquisizioni in Italia. «Attualmente non ci stiamo occupando di negoziati, non c'è niente di concreto» ha risposto Franco Bernabè' a una domanda diretta sull'interesse a partecipare al processo di consolidamento sul mercato italiano. Gli analisti si mostrano molto interessati all'idea che Telecom possa fare shopping in Italia. «Pensiamo ci sia un grande potenziale per un consolidamento in Italia e siamo nella posizione di essere un 'consolidatore' - ha detto il presidente Franco Bernabe' all'insistenza degli analisti sull'interesse di Telecom a partecipare all'eventuale processo - ma non c'è nulla attualmente». «Un consolidamento del mercato italiano potrebbe portare a una stabilizzazione del mobile e farebbe bene anche al fisso nel lungo termine. Il mercato italiano è sempre stato più che sano - ha aggiunto Bernabe' - e prima o poi lo ridiventerà in modo consistente» ha aggiunto.