Miccichè alla Lega: «Giù le mani dal fotovoltaico del Sud»
Intanto l’Italia ha realizzato con dieci anni di anticipo il piano nazionale per le rinnovabili. Ora siamo al secondo posto nel mondo, dopo la Germania
ROMA - Gianfranco Miccichè sottosegretario alla presidenza del Consiglio e leder di «Forza del Sud» è entrato in rotta di collisione con la Lega a causa delle energie rinnovabili.
Il caso è nato dalla posizione assunta da Umberto Bosso rispetto agli incentivi statali a favore dell’energia pulita. Il capo del Carroccio ha infatti sostenuto che gli incentivi non devono andare al meridione, già sufficientemente favorito dalla natura perché può contare sulla presenza del sole molto più che il Nord.
Risultato, Miccichè per ritorsione ha fatto saltare la riunione programmata del Cipe.
MICCICHE’: DI INCENTIVI AL SUD NE METTEREMO ALTRI CENTOMILA ANCHE SE NON STA BENE A BOSSI - «Il livello di sperequazione che esiste tra Nord e Sud del Paese, proprio per colpa della Lega, è pazzesco. Il Carroccio deve farsene una ragione, oggi ci siamo noi di Forza del Sud a combattere per il Meridione. E di incentivi a favore del Sud ne metteremo altri centomila, perché per una volta c'è qualcuno che lavora per un'altra Italia, e non per quella di Calderoli e Bossi». Lo ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e leader di Forza del Sud Gianfranco Miccichè, in una video intervista a forzadesud.it, il quotidiano on line del movimento arancione, a proposito della richiesta del Carroccio al Governo di diminuire gli incentivi per il fotovoltaico al Sud perché 'c'è più sole'.
IL SOTTOSEGRETARIO INFURIATO CON LA LEGA FA SALTARE LA RIUNIONE DEL CIPE - Non sarebbe andata bene la riunione del Cipe che ha preceduto il consiglio dei ministri. Anzi, la riunione sarebbe stata immediatamente rinviata a causa - riferiscono fonti di governo - del dissenso del sottosegretario Gianfranco Micciché, scontento per l'atteggiamento del governo nei confronti del Sud. Uno stallo che avrebbe spinto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a rinviare la riunione interministeriale.
L’ITALIA TAGLIA IL TRAGUARDO DELLE RINNOVABILI CON 10 ANNI DI ANTICIPO - Con circa nove anni e mezzo di anticipo rispetto a quanto era stato stabilito nel Piano di Azione Nazionale per le rinnovabili, l'Italia ha superato - e non di poco - l'obiettivo di 8.000 MW fotovoltaici installati. Benché non vi siano stati comunicati ufficiali al riguardo, il dato è riportato nel «contatore fotovoltaico» pubblicato sul sito del del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), secondo cui alla data «28 luglio 2011» in Italia sono operativi 252.235 impianti fotovoltaici, per una potenza totale installata di oltre 8.609 MW.
NEL 2010 RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI CHE ERANO STATI FISSATI PER IL 2020 - I dati del «contatore fotovoltaico» vengono aggiornati in tempo reale e si riferiscono ad impianti entrati in esercizio per i quali è stata presentata richiesta di incentivazione. Si tratta di un dato, dunque, suscettibile di qualche variazione in rapporto alle verifiche che dovrà effettuare il GSE sulla validità delle richieste. Ma anche sostanziali aggiustamenti in negativo non potranno più modificare l'acquisizione già nel corso di quest'anno di un obiettivo (8.000 MW) che era stato indicato per il 2020.
UN MERCATO CHE HA CONQUISTATO IL SECONDO POSTO NEL MONDO, DOPO LA GERMANIA - In effetti, già da due anni il mercato del fotovoltaico italiano si è imposto all'attenzione come il secondo mercato al mondo (alle spalle della Germania) per potenza annuale installata.
Nel 2010, in particolare, sulla base dei dati forniti dal recentissimo Rapporto Statistico del GSE, la potenza installata è triplicata rispetto al 2009 e il valore cumulato al 31 dicembre risultava pari a circa 3.470 MW.
IN UN ANNO RADDOPPIATI GLI IMPIANTI - Quest'ultimo valore si riferiva a circa 156.000 impianti installati con il Conto Energia. Il fatto che a distanza di circa 7 mesi gli impianti entrati in esercizio siano aumentati di quasi 100.000 unità e che la potenza complessiva installata in quest'arco di tempo abbia più che raddoppiato il valore cumulato al 31 dicembre dell'anno scorso conferma lo straordinario dinamismo di questo mercato in Italia, che nemmeno le incertezze politiche che hanno accompagnato la definizione del regime tariffario del Quarto Conto Energia sono riuscite a scalfire.
ELECTRICITY: A CASORIA: DOMOTICA E RINNOVABILI PUNTE DI DIAMANTE DELL’INNOVAZIONE - Domotica, energie rinnovabili e illuminazione a led. Sono questi i protagonisti di 'Electricity - Idee e novità elettrizzanti', l'esposizione-evento interattiva, in programma a Casoria (Napoli) i prossimi 24 e 25 settembre. A promuovere l'iniziativa, che vedrà la partecipazione dei più noti marchi nazionali e internazionali del settore, è stata la Cangiano Sonepar, azienda leader nel campo della distribuzione di materiale elettrico in Campania e Basilicata. Nei circa 1200 metri quadrati coperti della mostra, organizzata presso la sede dell'azienda, in via Nazionale delle Puglie 178/B, saranno esposte le più significative novità della produzione elettrica.
Ma, 'Electricity' sarà anche un'occasione di conoscenza e di confronto tra chi produce e chi installa tecnologie d'avanguardia proponendo anche dibattiti e stage formativi.
ZACCHETTI (CANGIANO SONEPAR): LA TECNOLOGIA A PORTATA DI MANO DEL CONSUMATORE - «L'evento - ha spiegato Guido Pietro Zacchetti, Chief Operating Officer della Cangiano Sonepar - è stato concepito in un'ottica di coinvolgimento totale del visitatore, che attraverso un apposito percorso guidato, in larga parte interattivo, avrà l'opportunità di scoprire segreti e applicazioni di un mondo sconosciuto ai più. Il tutto, usufruendo di una consulenza specialistica e di particolari vantaggi economici che abbiamo riservato al pubblico della due giorni».
Un mercato dalle prospettive interessanti, quello legato alla filiera dell'elettricità in Campania, che con un fatturato di circa 400 milioni di euro nel 2010 si conferma un settore strategico dell'economia regionale.