19 maggio 2025
Aggiornato 16:30
Camera di Commercio di Ferrara

Imprese: +242 tra aprile e giugno nel ferrarese

Ma, rispetto al 2010, rallentano le iscrizioni e aumentano le cessazioni. In crescita società di capitali (+71 unità) e imprese individuali (+148 unità)

FERRARA - Note positive e qualche campanello di allarme dall’anagrafe delle imprese ferraresi, che vede un saldo positivo di 242 unità nel secondo trimestre del 2011. Tra aprile e giugno, il bilancio demografico rilevato attraverso il Registro delle imprese della Camera di Commercio ha registrato un numero di iscrizioni più basso rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno (607 unità, contro 658 del 2010), mentre le cessazioni sono andate aumentando (da 304 a 365), con un conseguente peggioramento del tasso provinciale di crescita, calato da 0,95% a 0,65%. Da segnalare, poi, come l’incremento della base imprenditoriale rilevato tra aprile e giugno di quest’anno sia frutto del lento ma continuo recupero delle imprese artigiane, che fanno registrare una crescita di 72 unità (+0,74%). Questi i dati salienti della rilevazione sulla nati-mortalità delle imprese diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio sulla base di Movimprese, l’indagine condotta da InfoCamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane.

«Siamo in un passaggio stretto e difficile e ciascuno deve dare il proprio contributo di positività per superarlo. Le forze imprenditoriali stanno facendo la loro parte, dimostrando di credere nel mercato e accettando le sue sfide, nonostante i tanti ostacoli che frenano chi vuole fare impresa». Così il Presidente della Camera di Commercio, Carlo Alberto Roncarati, ha commentato i dati del trimestre da poco concluso.

LE FORME GIURIDICHE - La distribuzione dei dati anagrafici in base alle forme giuridiche adottate al momento della loro «nascita» (che a volte coincide con la loro trasformazione: ad esempio, da impresa individuale a società di persone, o da società cooperativa a responsabilità limitata a società di capitali), mette in luce le diverse dinamiche dei flussi (e a più a lungo termine degli stock) o le diverse caratteristiche strutturali del sistema imprenditoriale ferrarese così come del sub-universo del sistema delle imprese artigiane.

A livello complessivo, il sistema imprenditoriale della nostra provincia si sta lentamente ma costantemente muovendo lungo una traiettoria che va dalla preponderante presenza della forma giuridica più semplice (l’impresa individuale), alla forma più complessa, cioè alla forma societaria. Il processo per cui si accresce il peso delle forme societarie non è, a sua volta, lineare: vede infatti una diminuzione del «peso» delle società di persone, una costante crescita delle società di capitali e, sia pure con un’incidenza modesta, delle «Altre forme» giuridiche (cooperative, società consortili, consorzi, raggruppamenti temporanei di impresa, eccetera). Ad oggi, le imprese individuali determinano oltre il 60% di tutte le imprese ferraresi, mentre il completamento a 100 è determinato dalle forme societarie. Nel secondo trimestre dell’anno le iscrizioni di imprese individuali rappresentano ben oltre il 70% del totale, quota che sale all’80% se si considerano le cancellazioni. L’universo delle imprese artigiane, in parte anche a motivo della legislazione specifica che lo riguarda, si presenta con sue dimensioni strutturali assai marcate: infatti è costituito per circa 77,8% da imprese individuali; per quanto attiene le forme societarie è di gran lunga preminente il ruolo delle società di persone: oltre il 18% delle imprese artigiane in totale.

LE DINAMICHE SETTORIALI - Molti settori hanno messo a segno nel trimestre saldi tendenziali positivi, nel confronto con il trimestre precedente. In particolare, le costruzioni (+30 unità, ed addirittura +37 considerando le sole imprese artigiane del comparto) hanno invertito il trend del trimestre precedente, e la crescita ha riguardato anche gran parte del settore terziario. Nel suo ambito infatti spiccano il recupero del commercio (+78), delle attività immobiliari (+19, a conferma di un miglioramento della congiuntura nel settore edilizio), nonchè delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+17). E,’ inoltre, proseguita la crescita delle attività legate al turismo, cioè i servizi di alloggio e di ristorazione (+40), fenomeno certamente non nuovo.

In crescita anche le imprese operanti in agricoltura, un settore storicamente in fase di contrazione che però, tra marzo e giugno di quest’anno, ha visto aumentare in controtendenza il proprio tessuto di imprese provinciali di 21 unità. Più contenuto continua invece a mantenersi il saldo complessivo delle attività manifatturiere, che chiude il periodo con 9 unità in più, sempre al netto delle cancellazioni d’ufficio.

I dati dell’ultimo trimestre confermano, dunque, la composizione settoriale delle imprese ferraresi. I tre grandi comparti tradizionali dell’economia (agricoltura, industria – nella quale sono ricomprese le costruzioni – e commercio) pesano per il 67,3% sul totale delle imprese e rappresentano il 68% del saldo complessivo.