Tabacco, CIA: bene l’accordo tra Mipaaf e Bat Italia
La Cia commenta positivamente l’intesa: ora auspichiamo che il ministero convochi al più presto anche le altre manifatture
ROMA - L’accordo siglato oggi tra il Ministero delle Politiche Agricole e la «British American Tobacco Italia» è una buona notizia per i produttori italiani di tabacco, perché impegna la Bat a garantire acquisti significativi a prezzi onesti per i produttori italiani, che in questo momento vivono una situazione di incertezza e difficoltà. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
È da molto tempo che la Cia con tutta la filiera sollecita il Mipaaf ad accelerare gli incontri con tutte le multinazionali del settore per stringere accordi di questo tipo, che contribuiscono a tutelare un settore, di cui l’Italia è leader europeo, con una produzione che nel 2010 ha raggiunto le 90 mila tonnellate.
Auspichiamo - continua la Cia - che il ministero convochi a breve tutte le altre manifatture che hanno manifestato interesse a stringere accordi quadro, come ha già fatto oltre che con la Bat anche con la Philip Morris.
Cogliamo l’occasione -conclude la Cia- per ribadire le nostre perplessità nei confronti della revisione della direttiva comunitaria, che prevede l’introduzione del «pacchetto generico» e il divieto dell’uso degli ingredienti. Due misure che rischiano di fare più male che bene al settore. In particolare, sul pacchetto generico il rischio è che una proposta di legge nata da un sacrosanto atteggiamento salutista finisca invece per incentivare i già floridi affari della contraffazione e del contrabbando.
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