19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Un approfondimento della demografia delle imprese condotte da donne

Cdc Lodi: Imprenditoria rosa, primo trimestre 2011

La maggioranza punta sullo shopping e sulla accoglienza turistica

LODI - Sul territorio l’occupazione è sempre un problema, la crisi si fa ancora sentire ed anche l’andamento demografico delle imprese e, nello specifico, delle imprese femminili, ne avverte qualche effetto.
Alla fine del primo trimestre del 2011 le imprese lodigiane operative risultavano in totale 16.110, avendo patito una riduzione di 135 unità rispetto al 31 dicembre 2010. Secondo uno studio della Camera di Commercio il 25% delle cancellazioni si riferivano a imprese condotte da donne individualmente o in forma societaria (di capitale o di persone). Ciò ha procurato uno spostamento dello stock delle imprese rosa dell’1,1% (da 3.192 a 3.158 unità), che tuttavia ha mantenuto rispetto a un anno fa il segno tendenziale positivo di 24 unità, pari a+0,8%.

In rapporto all’ andamento medio lombardo, le imprese femminili lodigiane non hanno esibito variazioni particolari. Il quadro regionale ha segnato, infatti, una complessiva di 71 imprese (-0,04%) a fronte di uno svolgimento tendenziale positivo del +0,62%.
Sostanzialmente, le imprese femminili del territorio si sono mose in linea con l’andamento medio regionale. Le differenze relative non marcano differenze significative né a livello provinciale né in quello regionale. Il quadro d’insieme è di stabilità ed è da valutare favorevolmente se si considerano gli effetti della crisi sulla tenuta del sistema delle imprese.
Situazioni di malagevolezza si sono avute nel commercio al dettaglio, agricoltura, servizi di ristorazione e bar, riparazione beni . Mentre segnali in positivo sono emersi dalle presenze nelle attività di assistenza socio-sanitaria, trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione.

Il tasso di «femminilizzazione» dell’economia locale, si è mantenuto stabile (19,8%). Rispetto al precedente trimestre la presenza femminile nel commercio ha limato un mezzo punto percentuale (64%), è migliorata nelle «altre» attività dei servizi (13,6%), ha ottenuto una consistenza del 10% negli alberghi-ristoranti-bar e si è stabilizzata al 9,8% nel manifatturiero.
Come si è detto in altre occasioni trattando la demografia delle imprese il primo trimestre dell’anno è quello meno indicato per ricavare indicazione dal movimento demografico delle imprese. La prima rilevazione annua è notoriamente influenzata dalle cancellazioni di fine anno, recepite a livello statistico nel trimestre successivo, ma anche nelle iscrizioni, contrassegnate a loro volta da trasformazioni, scorpori, separazioni o filiazioni di imprese già esistenti.