19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Scuola | Superiori

Partono i corsi di recupero ma i fondi scarseggiano

Cgil: «Scandaloso, da 200 milioni del 2007 a soli 27. Ai prof 50 euro all'ora»

ROMA - La maturità volge al termine, ma alle superiori nel mese di luglio si continuerà a fare lezioni: nei prossimi giorni la maggior parte degli istituti attiverà i corsi estivi di recupero cui sono interessati almeno uno studente su tre, a cui il consiglio di classe di fine anno ha deciso di 'congelare' il giudizio assegnando loro uno o più debiti formativi.

Se da una parte si conferma la ritrosia degli studenti nei confronti di materie storicamente ostiche, come le lingue straniere e la matematica, che continuano ad essere quelle maggiormente scrutinate come insufficienti, dal ministero dell'Istruzione non giungono notizie certe sull'entità dei fondi a disposizione per pagare gli insegnanti: l'unica certezza è che, come previsto dal contratto collettivo nazionale, per ogni ora di lezione dovranno percepire la non modica cifra di 50 euro.

Sul totale dei fondi che ogni istituto si vedrà assegnato, invece, alcuni sindacati sostengono che in soli quattro anni si sono a dir poco sgonfiati. La Flc-Cgil, in particolare, sottolinea che il Miur «starebbe per inviare 27 milioni di euro per i corsi di recupero estivi. Una somma assolutamente irrisoria rispetto all'effettivo fabbisogno delle scuole. Un taglio a dir poco scandaloso se si considera che l'anno scorso le scuole avevano ricevuto 45 milioni di euro e l'anno prima 53 milioni. Nell'a.s. 2007/2008 addirittura i finanziamenti erogati, in applicazione delle nuove norme relative al recupero dei debiti formativi, erano stati - conclude il sindacato di circa 210 milioni di euro».