4 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Decisione dell'Ufficio di Presidenza

Giro di vite per i dipendenti della Camera su malattie e cause di servizio

Sarà applicato il regime della Pubblica Amministrazione. Ratificata intesa economica contratto

ROMA - Giro di vite sui dipendenti della Camera su malattie e cause di servizio. L'Ufficio di presidenza che si è riunito oggi, secondo quanto si è appreso, ha approvato all'unanimità infatti una normativa che introduce un nuovo regime di penalizzazione delle assenze per malattia e che elimina una serie di misure conseguenti al riconoscimento di patologie come dipendenti da causa di servizio, uniformando la disciplina a quella prevista per il pubblico impiego. La normativa approvata è frutto dell'accordo contrattuale sottoscritto dal comitato per gli affari del personale e dalle organizzazioni sindacali dei dipendenti lo scorso 23 giugno.

Tale accordo completa i precedenti interventi approvati nel corso della legislatura, con i quali sono stati applicati ai dipendenti della Camera i tagli alle retribuzioni maggiori e il blocco dei meccanismi di adeguamento delle retribuzioni medesime, previsti per i dipendenti pubblici dal dl n. 78 del 2010 ed è stato poi definito un nuovo regime, più restrittivo, per l'accesso alle pensioni di anzianità, così come sono state introdotte nuove norme in materia sociale. D'altra parte, il contratto ratificato introduce misure finalizzate ad aumentare la produttività e l'effettività delle prestazioni lavorative dei dipendenti Camera già accresciute in ragione del blocco selettivo del turnover e della conseguente significativa riduzione del numero di dipendenti.

Contestualmente, dopo sette anni dalla definizione dell'ultimo contratto a contenuto economico, l'Ufficio di presidenza ha provveduto oggi a ratificare l'erogazione, diluita nell'arco di un triennio, di una misura economica direttamente connessa alle disposizioni in materia di produttività sopra ricordate ed entro i limiti percentuali previsti per il biennio 2008-2009 dal decreto legge 78 del 2010 per il personale dipendente delle pubbliche amministrazioni. Con ratifica del contratto, quindi, si conclude il processo di recepimento ed attuazione nell'ordinamento interno della Camera della normativa contenuta nel decreto 78 del 2010 e si chiude, nel quadro degli indirizzi esplicitati più volte nel corso di questa legislatura dall'Ufficio di presidenza, una trattativa lunga e complessa iniziata nella scorsa legislatura.