24 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Il fenomeno dell'immigrazione

Tremonti: Tragedia biblica, migliaia di morti e mostri

Secondo il Ministro dell'Economia: «In Europa possibili crescenti tensioni geopolitiche»

ROMA - Il fenomeno dell'immigrazione «è la versione moderna della tragedia biblica, con migliaia di morti, migliaia di mostri quali sono i trafficanti di esseri umani e gli incubi di un passato che pensavamo trascorso per sempre sono di nuovo fra noi». Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nel corso del suo discorso alla festa della Guardia di finanza ricorrendo a una citazione biblica. «Mosè stese la mano sul mare e il Signore durante la notte sospinse il mare con forte vento d'oriente e le acque si aprirono».

«LA STORIA SI E' RIMESSA IN MOTO» - Il ministro ha osservato che «la storia che pensavamo si fosse fermata ha ripreso la sua corsa e lo ha fatto prendendo un nome leggero: Jasmine, la Rivoluzione dei Gelsomini. Di solito - ha proseguito il titolare dell'Economia - le rivoluzioni arrivano di colpo senza dare il preavviso».
«La storia che si è rimessa in moto è stata innescata dalla speculazione finanziaria sul prezzo del cibo, prezzo che per i poveri non ha effetto come diciamo noi di carovita ma tout court effetto di vita, ciò che in Tunisia ha spinto un giovane ambulante a bruciarsi vivo per la disperazione, innescato dalla speculazione finanziaria».

CRESCENTE INSTABILITÀ POLITICA - Tremonti ha quindi osservato che «una catena vasta e rivoluzionaria di moti si sta estendendo dall'Atlantico verso l'Asia percorrendo la sponda meridionale del Mediterraneo». Tra i fattori di crisi il ministro ha elencato «le masse di giovani istruiti, le masse di giovani donne non più disposte a stare nel passato» e soprattutto «il potenziale maggiore di rischio», secondo Tremonti, è dovuto alla «diseguaglianza economica e sociale». Il titolare di via XX Settembre ha quindi ricordato che «tra pochi mesi si voterà in quasi tutti i paesi asiatici» e ha parlato di una «non improbabile delusione democratica» perché, ha detto, «la democrazia non è una piazza piena di rabbia o di speranza, non è una merce, non è una commodity che si esporta come McDonald, si può produrre in molti paesi del Mediterraneo un effetto di crescente instabilità politica». Secondo Tremonti l'incertezza può arrivare in Europa «dal lato estremo dell'estrema destra, può arrivare una crisi della democrazia e di riflesso, una crisi dell'architettura politica europea».