19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Una giornata storica per Chrysler Group

Marchionne: Riguadagnamo l'indipendenza

Oggi l'annuncio del rimborso del prestito a Governi USA e Canada. La partecipazione di Fiat sale oggi dal 30 al 46 per cento

NEW YORK - Oggi è una giornata storica per Chrysler Group. Il colosso di Detroit, parte del Gruppo Fiat, annuncia il rimborso dei 7,5 miliardi dollari che il governo statunitense e canadese avevano prestato alla società per evitarne il collasso durante la crisi economica. «E' il giorno in cui saldiamo il debito, Chrysler riguadagnerà la propria indipendenza», ha detto l'amministratore delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne.

Inoltre, la partecipazione di Fiat sale oggi dal 30 al 46 per cento, pagando circa 1,3 miliardi di dollari e la casa automobilistica italiana potrebbe avere 130 concessionarie negli Stati Uniti entro fine anno, dalle attuali 58. Un nuovo salone, di proprietà di Galeana Automotive Group e il primo in Michigan, è stato inaugurato ieri a Macomb, alla presenza di Marchionne e di circa cento ospiti: vi saranno venduti i quattro modelli della Fiat 500, con prezzo dai 15.500 ai 25.500 dollari, personalizzati per venire incontro al gusto degli americani, come ha precisato Laura Soave, responsabile di Fiat in Nord America.
Rimborsare i fondi, ha spiegato Marchionne, consentirà a Chrysler di risparmiare 300 milioni di dollari all'anno di interessi sul prestito che non dovranno più essere pagati. «Fiat diventerà una parte significativa dello scenario automobilistico americano», ha detto il numero uno del Lingotto.

L'annuncio ufficiale sul rimborso del prestito Marchionne lo darà appunto oggi, durante un evento allo stabilimento di Sterling Heights, in Michigan, dove è assemblata la nuova berlina Chrysler 200. L'appuntamento è per le 14.15 (le 20.15 in Italia) e con Marchionne ci saranno anche il consulente della Casa Bianca per il settore auto Ron Bloom, il vicedirettore generale del sindacato United Auto Workers General Holiefield e il capo della produzione Scott Garberding.

Il rimborso, reso possibile da un accordo per il rifianziamento del debito raggiunto la settimana scorsa con una serie di banche private, arriva a poco più di due anni da quando la casa automobilistica di Detroit aveva dovuto fare ricorso all'amministrazione controllata. Restituire il prestito avrà anche dei risvolti positivi in termini di pubbliche relazioni, dal momento che Marchionne ha in passato detto che il piano di salvataggio del governo ha penalizzato l'immagine di Chrysler Group con i consumatori. Anche dopo che il debito sarà sanato però, il governo statunitense e canadese resteranno azionisti di minoranza della società.