Automotive Dealer Day: mercato non tornerà più come prima
Bernacchi (Federauto): «Dal 2005 al 2010 il 50% dei concessionari ha chiuso in rosso, ma c’è chi cresce anche del 30%»
VERONA - «Dal 2005 al 2010, secondo una ricerca che presentiamo domani, il 50% dei concessionari dei brand italiani ha chiuso in rosso». Lo dichiara, dal Dealer Day di Verona, Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, a proposito della pesante crisi che ha colpito il settore dell’automobile, con particolare riferimento all’Italia. «Una recessione tuttavia non omogenea – puntualizza Bernacchi – se si guarda ad esempio al brand Alfa Romeo che, con la nuova Giulietta, ha registrato un aumento di volumi del 30% malgrado la congiuntura negativa del settore. E’ necessario ridisegnare le regole del gioco per uscire indenni dalla crisi - ha concluso - i problemi non si risolvono dall’esterno, ma sono gli imprenditori che assieme ai costruttori devono trovare delle risposte».
D’accordo anche Leonardo Buzzavo, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e presidente di Quintegìa, società trevigiana promotrice del dealer day, esperta in networking e formazione nel settore dell’auto. «Siamo in una nuova fase del mercato dell’auto, questo mondo è cambiato e non tornerà più quello di prima. Servono approcci e strumenti innovativi per una nuova concezione della distribuzione automobilistica. È arrivato il momento di ridiscutere i vecchi modelli per impostare il futuro». Ha detto. «La convention veronese rappresenta una piattaforma di relazioni dove i manager della case produttrici e i concessionari si confrontano per risolvere le criticità del settore e trovare nuove sinergie che guardano al futuro», ha concluso Buzzavo. E a proposito di futuro, i punti forti dell’evento in programma domani sono proprio il workshop dedicato al web marketing, che analizza l’importanza di Internet come strumento strategico nel nuovo scenario della produzione e vendita auto, e il focus sulle auto elettriche, che rappresentano la soluzione sui cui puntare per competere sul mercato e ridurre l’impatto ambientale.