19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Firmata a Imperia

Intesa per la rete mediterranea delle Città dell'Olio

I rappresentanti dei 15 Paesi presenti al Forum Dieta Mediterranea hanno siglato un protocollo per la creazione di un network tra le città dell'olio dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum

IMPERIA - Siglato a Imperia il Protocollo d'Intesa tra i rappresentanti dei 15 Paesi invitati al Forum per la creazione di una Rete mediterranea delle Città dell'Olio. L'atto tra Italia, Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia, è stato firmato durante la sessione conclusiva dei lavori del Forum Dieta Mediterranea, svoltosi a Imperia il 6 e 7 maggio.

«Un progetto - spiega Enrico Lupi, Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio – che attinge alla cultura, alla tradizione, alle origini della Dieta e all’olio d’oliva, il filo prezioso che lega la civiltà mediterranea, ma guarda al futuro e scommette sullo sviluppo, sulla crescita e sul benessere di chi vive sulle sponde del Mare Nostrum. E’ necessario far crescere una mentalità nuova, mettere insieme le conoscenze, tradurre l’idea della Dieta Mediterranea in risorsa conquistando i Paesi che ancora non conoscono l’olio extravergine – aggiunge - e così facendo i benefici potranno allargarsi all’intera comunità mediterranea».

Sulla necessità di fare sistema per raggiungere obiettivi ambiziosi è intervenuto anche il Presidente di Unioncamere Nazionale, Ferruccio Dardanello: «la firma di questo atto rappresenta una apertura nuova alle strategie che porteranno il Mediterraneo a essere al centro del mondo e la rete delle Camere di Commercio offre il pieno supporto alla diffusione e al recepimento del concetto di Dieta Mediterranea. Il primo passo in questa direzione è già stato compiuto con il progetto Ospitalità Italia, una certificazione per le strutture che utilizzano e valorizzano i prodotti italiani nel mondo».

La firma del Protocollo giunge al termine dei lavori della prima fase del Forum Dieta Mediterranea, a cui ha partecipato attivamente il Consiglio Oleicolo Internazionale con Jean Louis Barjol, direttore esecutivo, il quale ha sottolineato l'importanza della creazione di questo network ma ha anche esaltato l'originale ed efficace formula del simposio e la sua capacità di creare valore aggiunto alla ricerca scientifica sul tema grazie alle riflessioni critiche che perverranno dai vari gruppi di lavoro che si sono costituiti a Imperia.

«Per il COI - spiega il Direttore Esecutivo Jean Louis Barjol - la proposta di creare un network di città dell'olio è un obiettivo di grande interesse. Questa struttura più decentrata e più locale rappresenterebbe un complemento ideale al lavoro del COI e aiuterebbe ad acquisire una cooperazione più stretta e una interazione tra queste città. Allo stesso tempo, sono certo che lo renderebbe più attivo che mai nella difesa di questa cultura condivisa. Mi auguro che i gruppi di lavoro riflettano a fondo sugli argomenti che sono stati loro assegnati e a novembre propongano non solo raccomandazioni e conclusioni, ma anche progetti per ampliare il ruolo chiave della dieta mediterranea e della crescita olivicola nei propri paesi di origine nel Mediterraneo. Ogni membro dei vari working group, tornando nel proprio paese di origine, avrà tempo e modo di coinvolgere altri soggetti che oggi non sono presenti, sviluppare una propria idea e lanciare il proprio piano d'azione. La mia presenza a questo appuntamento testimonia la rilevanza che diamo all'iniziativa, che rimarrà viva fino a novembre quando le delegazioni si riuniranno nuovamente per esporre il contenuto dei lavori portati avanti in questi mesi».

Intanto, dall'Assise imperiese sono usciti i primi punti cardine su cui i vari gruppi di lavoro interverranno nei prossimi mesi. Pierluigi Petrillo, coordinatore del gruppo di lavoro Unesco che ha sostenuto la candidatura della Dieta Mediterranea come Patrimonio dell'Umanità, ha sottolineato l'importanza della diffusione della cultura alimentare mediterranea, » poiché è inutile esportare i nostri prodotti in tutto il mondo se questi non sono conosciuti o non si sanno valorizzare. È necessario capire come viene percepito nei vari paesi il concetto di Dieta Mediterranea, non tanto a livello governativo ma nelle singole comunità. E' importante anche sostenere l'allargamento del riconoscimento della Dieta Mediterranea come Patrimonio Unesco non solo nei quattro paesi promotori della candidatura, ma in tutto il Mediterraneo: non si deve percepire come una concessione, ma una presa di coscienza».

L'appuntamento con la seconda fase dei lavori del Forum Dieta Mediterranea è già stato fissato per il 18 e 19 novembre 2011 a Imperia, in occasione dell'undicesima edizione di OliOliva.