28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Scalata Lactalis-Parmalat

Possibile deposito prospetto Opa Lactalis già domani

La Consob ha 15 giorni per approvarlo. Ancora non convocato il cda

MILANO - Lactalis accelera su Parmalat: è infatti atteso per domani, o al più tardi per inizio della prossima settimana, il deposito in Consob del prospetto dell'Opa annunciata martedì dai francesi sull'azienda di Collecchio. Secondo quanto si apprende, l'ipotesi che il documento approdi già domani sul tavolo dell'Authority guidata da Giuseppe Vegas è «concreta».

Dal giorno del deposito l'Authority ha 15 giorni di calendario a disposizione per approvare il documento ed, eventualmente, chiedere ulteriori integrazioni. Almeno un giorno prima che parta l'offerta, il cda di Parmalat dovrà riunirsi per valutare la congruità del prezzo fissato (2,6 euro per azione). A tal proposito oggi Andrea Guerra, Ceo di Luxottica e consigliere indipendente dell'azienda alimentare, ha detto che non è stato ancora convocato alcun board.
«Immagino sarà la prossima settimana», ha detto. Per il 12 maggio è invece già fissato un consiglio per l'approvazione dei risultati del primo trimestre. Dopo Alessandro Profumo, oggi anche Claudio Costamagna, ex McKinsey e Goldman Sachs, e lo stesso Guerra, sono intervenuti sul dibattito se l'a.d. Enrico Bondi avrebbe dovuto usare la cassa di Parmalat - un tesoretto di 1,4 miliardi - per fare acquisizioni e far grande il gruppo, evitando così di essere scalato. «Tenere i soldi in cassa in una società non ha senso, o vengono distribuiti agli azionisti o vanno usati per fare acquisizioni - ha detto Costamagna - Se no che senso ha? Non è mica una banca un'azienda». «Penso che la cassa sia da usare nel modo più conveniente nei diversi momenti congiunturali di un'azienda - ha affermato Guerra, senza comunque mai citare Parmalat - Sicuramente se un'azienda ha come vocazione quella dello sviluppo e della crescita e di essere un protagonista nel mondo, la deve usare».

Intanto dagli aggiornamenti della Consob sulla partecipazione in Parmalat, risulta che è Emmanuel Besnier, presidente di Lactalis e figlio del patron Michel, il soggetto al vertice della catena partecipativa del gruppo francese. Già nel comunicato inviato martedì da Lactalis sull'Opa, comunque, si diceva che i fratelli Emmanuel, Jean-Michel e Marie Besnier «detengono indirettamente una partecipazione paritetica del 33,3% ciascuno del capitale di Bsa (la holding di controllo di Lactalis) ma che, nel quadro dei rapporti familiari, è Emmanuel che controlla indirettamente Bsa (ai sensi dell'art.93 del Tuf)».

In Borsa il titolo Parmalat, già ieri poco mosso, ha chiuso in ribasso dello 0,39% a 2,54 euro. Sempre sostenuti i volumi, dopo il 10% circa passato di mano negli ultimi due giorni.