19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Istat: vendite gennaio in calo, -1,2% ann0

«Gli italiani non hanno più soldi nemmeno per i discount»

Codacons: «Il Governo non aumenti la benzina»

ROMA - Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat le vendite al dettaglio a gennaio sono calate dell'1,2% rispetto allo stesso mese del 2010 e dello 0,3% rispetto a dicembre.
Per il Codacons è un dato ormai drammatico quello del crollo del comparto alimentare. Le vendite di prodotti alimentari scendono dello 0,5% rispetto a dicembre 2010. La diminuzione, poi, non è solo per le imprese operanti su piccole superfici (-1,5% su base annua) ma anche per la grande distribuzione (-0,9%). Insomma gli italiani sono ormai talmente poveri e fanno talmente fatica ad arrivare a fine mese che non basta più abbandonare il piccolo negozio sottocasa o i brand leader della produzione alimentare italiana, passando a prodotti meno noti e più economici. Il calo, infatti, oltre agli ipermercati, le cui vendite precipitano su base annua del 2,7%, riguarda anche i discount alimentari, con un meno 0,6%. Gli italiani, insomma, mangiano sempre meno perché hanno finito i soldi.

NO ALL'AUMENTO DELLA BENZINA - Ma il Governo, invece di aiutare le famiglie italiane a conservare la loro capacità di spesa, facendo una politica dei redditi e restituendo quello che ha incassato in più in questi anni grazie all'aumento della pressione fiscale, non ha saputo fare altro che smantellare la social card e aumentare le accise sulla benzina. Aumentare di 1 o 2 centesimi le imposte sulla benzina è un atto irresponsabile non solo perché determina un aumento dei carburanti i cui prezzi sono già alle stelle, non solo perché colpisce indifferentemente poveri o ricchi secondo il criterio «più sei costretto a viaggiare più paghi», ma anche perché determinerà una traslazione di questo costo sui prodotti alimentari trasportati, che gli italiani, drammaticamente, faticano già a comperare, come dimostrano i dati Istat di oggi.