Alessandria, spiragli di luce per l’economia locale
Segnali che dovrebbero continuare a prodursi pure nell’anno in corso anche se, forse, è ancora prematuro parlare di inversione di tendenza
ALESSANDRIA - L’economia della provincia di Alessandria ha manifestato, nel corso del 2010, più di un segnale di miglioramento, segnali che dovrebbero continuare a prodursi pure nell’anno in corso anche se, forse, è ancora prematuro parlare di inversione di tendenza.
Questo, almeno, il quadro congiunturale delineato da Unioncamere Piemonte che, oltre ad effet-tuare indagini dirette, ha provveduto ad elaborare numerose serie di dati statistici di fonte Infocamere, Istat, Inps, Aida – Bureau Van Dijk, Prometeia, Banca d’Italia.
Principali variabili macroeconomiche
Nel 2010 il PIL (Prodotto Interno Lordo) provinciale, cioè il valore complessivo dei beni e servizi prodotti e destinati ad usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette) è tornato a crescere do-po la pesante battuta d’arresto registrata nel 2009 (- 4,9 per cento). Nel 2010, infatti, il prodotto provin-ciale è cresciuto dell’1,2 per cento, attestandosi ad oltre 11.874 milioni di euro, anche se è rimasto an-cora al di sotto dei livelli raggiunti nel 2008 (12.212,71 milioni di euro e -2,8 per cento).
Principali indicatori congiunturali
Fine anno in crescita per l’industria alessandrina. Nel IV trimestre del 2010, infatti, la produzio-ne ed il fatturato sono cresciuti rispettivamente del 5,2 e del 7,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (ottobre – dicembre 2009). Nello stesso periodo, ma in confronto al trimestre pre-cedente (luglio – settembre 2010), gli ordinativi interni sono aumentati del 2 per cento e quelli esteri del 3,4 per cento. Il dato relativo all’andamento degli ordini evidenzia come l’attuale fase di ripresa dell’industria locale dipenda, in larga misura, dalle esportazioni e, quindi, dalle dinamiche di reddito, produzione ed import dei Paesi europei ed extraeuropei nei quali l’espansione dell’economia avviene a ritmi più elevati rispetto a quelli fatti registrare dall’Italia.
Cassa Integrazione Guadagni
Una conferma della ripresa produttiva in atto in provincia di Alessandria viene anche dai dati re-lativi al ricorso alla Cassa integrazione guadagni: le ore autorizzate dalla gestione ordinaria sono di-minuite, a gennaio 2011, del 15,3 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (da 284.773 a 241.275) mentre la Cassa in deroga ha erogato interventi per complessive 126.597 ore, con una flessione del 36,8 su gennaio 2010, quando furono autorizzate 200.180 ore. Per contro risultano in forte aumento le ore autorizzate dalla gestione straordinaria aumentate di oltre il 147 per cento (da 183.217 a 453.883), a conferma dell’ampiezza degli interventi di ristrutturazione aziendale ancora in
atto nel sistema economico provinciale.
Esportazioni ed importazioni di beni
Secondo le stime di Prometeia, nel 2010, le esportazioni della provincia di Alessandria sareb-bero cresciute del 25,6 per cento, raggiungendo gli oltre 3.669 milioni di euro, a fronte della pesante flessione fatta registrare nel 2009 (- 22,8 per cento), anche se, in valore assoluto, restano ancora al di sotto dei livelli raggiunti nel 2008 (oltre 3.787 milioni di euro). Il dato dell’export conferma l’importanza della domanda estera nell’economia provinciale e, in particolare, per l’industria manifatturiera.
Anche le importazioni sarebbero aumentate del 31,9 per cento, ritornando così sui livelli del 2008, dopo il calo registrato nel 2009 (- 24,4 per cento). La crescita dell’import trova giustificazione nel-la natura trasformatrice dell’industria provinciale, per cui una ripresa dell’attività determina pressoché automaticamente una crescita delle importazioni.
Occupazione
Nel 2010 è cresciuto sensibilmente il tasso di disoccupazione salito dal 5,8 del 2009 al 7,0 per cento dell’anno scorso mentre il numero degli occupati è sceso da 176.640 (2009) a 174.290 (2010).
Previsioni congiunturali per il 2011
Le previsioni per il 2011 sono improntate ad un cauto ottimismo: le aspettative, infatti, sono posi-tive per numerosi indicatori mentre per altre variabili le attese sono meno soddisfacenti se non addirittu-ra negative.
Secondo le stime di Prometeia il PIL provinciale dovrebbe far registrare un incremento dell’1,2 per cento ed il valore aggiunto, inteso come differenza tra il valore finale dei beni e servizi prodotti e il valore dei beni e servizi acquistati per essere impiegati nel processo produttivo,
dell’1,7. Ancora una volta il VA provinciale dovrebbe essere trainato soprattutto dalla crescita del comparto manifatturiero (+4,7) e dell’agricoltura (+2,1), mentre risulterà più contenuto l’apporto dei servizi (+1,0) e potrebbe es-sere addirittura ancora negativo il contributo del settore delle costruzioni (-0,1).
Esportazioni ed importazioni sono previste in crescita rispettivamente del 6,2 e dell’8,9 per cento, così come, almeno per il primo semestre, i principali indicatori congiunturali dell’industria (pro-duzione, fatturato, ordinativi interni ed esteri) per i quali, t
ra gli imprenditori locali, sono più numerosi quelli che si attendono un’ulteriore crescita della produzione e delle componenti interne ed estere della domanda.
Previsioni negative invece per l’occupazione: gli occupati sono destinati a diminuire (-1,1 per cento) per cui il tasso di disoccupazione raggiungerà il 7,9 per cento.
«I primi dati disponibili relativi all’andamento dell’economia provinciale nel 2010 e soprattutto le previ-sioni per l’anno in corso – ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Pie-ro Martinotti – inducono ad un moderato ottimismo per il futuro, anche se non è ancora possibile affer-mare con certezza che il punto di svolta inferiore del ciclo economico sia stato raggiunto».
«Gli stessi dati - ha continuato il Presidente Martinotti - ci dicono, ad esempio, che il prodotto ed il valo-re aggiunto provinciali sono cresciuti di oltre un punto percentuale ciascuno e che produzione e fattura-to dell’industria manifatturiera sono tornati a crescere nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. D’altra parte siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi, come dimostra il ricorso alla Cassa integrazione ordina-ria e in deroga che, pur in diminuzione rispetto al 2010, si è attestato su livelli ancora particolarmente elevati rispetto al 2008.»
«In ogni caso - ha dichiarato ancora il Presidente della Camera di Commercio – l’attuale fase di ripresa risulta alimentata, in larga misura, dal buon andamento delle esportazioni mentre la domanda interna continua ad essere debole, influenzata negativamente dall’andamento del mercato del lavoro destinato a flettere ancora. «Anche se come sottolineavo prima – ha concluso Piero Martinotti – non è detto che il punto di svolta del ciclo sia stato raggiunto, appare evidente che il peggio è passato anche se rimango-no ancora problemi di non poco conto. Ci confortano in tale affermazioni le previsioni di aumento per il PIL ed il VA, al quale ancora una volta l’industria manifatturiera fornirà un contributo di rilievo, le aspet-tative di crescita per i principali indicatori del settore industriale e le ipotesi di incremento delle esporta-zioni».
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