19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Settore cerealicolo

La siccità in Cina fa volare il grano a massimi da 3 anni

Coldiretti: il grano ha raggiunto la quotazione di 8,8 dollari per bushels (24 centesimi al chilo) per le consegne a marzo, dopo lo «special alert» lanciato dalla Fao

ROMA - La notizia che la grave siccità nella grande pianura settentrionale mette a rischio il raccolto di grano in Cina ha fatto volare il prezzo del cereali al massimo da quasi 3 anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti al Chicago Board of Trade, punto di riferimento del commercio mondiale delle materie prime agricole dove il grano ha raggiunto la quotazione di 8,8 dollari per bushels (24 centesimi al chilo) per le consegne a marzo, dopo lo «special alert» lanciato dalla Fao.

La provincia di Shandong, cardine della coltivazione di grano, sta affrontando la più grave siccità degli ultimi duecento anni . L’annuncio del calo produttivo cinese fa seguito - sottolinea la Coldiretti - alle tensioni sui prezzi determinate dalle restrizioni all'export di cereali decise in Russia e Ucraina a seguito dell’emergenza incendi e siccità della scorsa estate, ma anche dalle difficoltà per le alluvioni dell’Australia, che è un grande esportatore di grano ad alto contenuto proteico e i problemi in altri paesi produttori come il Canada e la Germania. La produzione - continua la Coldiretti - risulta in calo anche in Italia sia per il grano duro che per quello tenero per effetto delle condizioni atmosferiche caratterizzate dall’abbondante pioggia che non ha permesso lo svolgimento regolare delle semine. Sulle tensioni che si sono verificate sui prezzi del grano si sono innestate rivolte in molti Paesi arabi, dall’Algeria alla Tunisia fino all’Egitto.

Nonostante gli aumenti, i prezzi del grano sono comunque attualmente inferiori di oltre il 340 per cento rispetto al valore record di 13 dollari per bushel (37 centesimi al chilo) raggiunto nel marzo 2008, secondo una analisi della Coldiretti. Le speculazioni sulla fame - precisa la Coldiretti - hanno bruciato nel mondo centinaia di miliardi solo per il grano le cui quotazioni negli ultimi tre anni sono crollate da 13 dollari per bushel del febbraio 2008 ad appena 5 dollari per bushel del febbraio 2009, a 6 dollari per bushel del febbraio 2010 per poi risalire fino agli 8,8 dollari per bushel attuali.