19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Calano ancora le vendite auto

Fiat, la Borsa premia la scissione

Gli analisti scommettono sui nuovi titoli. Il prezzo finale sommato dei due titoli separati è infatti più alto rispetto all'ex unicum

MILANO - E' stata una giornata memorabile in Borsa per Fiat, 'sdoppiata' sul listino in due diversi titoli, l'auto da una parte in Fiat spa e camion e trattori dall'altra in Fiat Industrial. Gli analisti scommettono sui nuovi titoli, mentre giungono nuove cifre negative per il comparto dell'auto con il calo del 16,7% delle vendite Fiat nel 2010. Il gruppo torinese ha immatricolato 589.195 nuove auto contro le 707.591 del 2009. Nel mese di dicembre il calo è stato del 26,4% con 38.668 nuove auto vendute contro le 52.562 del dicembre 2009.

In Borsa però il mercato ha premiato innanzitutto l'operazione di scissione, che ha già mostrato di «liberare» valore. Il prezzo finale sommato dei due titoli separati è infatti più alto rispetto all'ex unicum: 16,025 euro contro l'ultimo prezzo di 15,43 euro segnato venerdì 30 dicembre dalla «vecchia» Fiat.
In particolare, Fiat spa ha guadagnato il 4,91% rispetto ai 6,696 euro del prezzo di riferimento rettificato al 30 dicembre 2010, attestandosi a 7,025 euro. Fiat Industrial è salita invece del 3,05% a 9 euro, contro 8,734 euro del prezzo rettificato. Nei giorni scorsi analisti e operatori si sono divisi sui valori dello scorporo: l'auto è stata valutata da un minimo di 4 euro a un massimo di oltre 10 euro, il resto del Lingotto fra i 7 e gli 11,5 euro. Le stime divergono, anche se a Fiat Industrial viene in genere attribuito un valore superiore in virtù dei suoi fondamentali più solidi. Ma non tutti ne convengono. E come attesta l'esito della seduta di debutto, si scommette comunque su un maggiore appeal speculativo dell'auto.