Spagna, Ryanair e Iberia annullano voli
Annullati anche i voli diretti in Portogallo. Il governo di Madrid minaccia di applicare lo stato di emergenza, il che implicherebbe pene detentive per i controllori che non tornassero al posto di lavoro
MADRID - Se nel resto d'Europa è la neve a bloccare gli aeroporti, in Spagna il caos è la conseguenza dello sciopero selvaggio dei controllori di volo. In tarda mattinata sia Iberia che Ryanair hanno fatto sapere che cancellano tutti i voli di oggi di e per le destinazioni spagnole. Ryanair ha incluso nel bando anche i voli da e per gli scali dei Portogallo.
L'Iberia ha cancellato tutti i voli interni fino alle 6 di domani mattina. La compagnia di bandiera spagnola ha invitato i passeggeri a non recarsi negli aeroporti e tutti coloro che si trovano negli scali a tonare a casa o in albergo. Ryanair ha annunciato la sospensione dei voli sul suo sito, precisando di essere stata informata sul fatto che «lo spazio aereo spagnolo non riaprirà prima di questa sera tardi». Ryanair fa sapere che diffonderà in serata un aggiornamento sulla situazione.
Il governo di Madrid minaccia di applicare lo stato di emergenza, il che implicherebbe pene detentive per i controllori che non tornassero al posto di lavoro. La protesta è avvenuta alla vigilia di un lungo fine settimana di vacanza e ha lasciato a terra almeno 330.000 persone.
I controllori di volo hanno abbandonato il loro posto di lavoro nell'ambito di una lunga controversia sulle loro condizioni di lavoro con la società Aena e dopo l'approvazione da parte del governo delle misure di austerità, che prevedono anche una parziale privatizzazione degli aeroporti. A sostituire i controllori è stato mandato l'esercito.
Circa sei ore dopo dall'inizio dello sciopero, il vicepremier Alfredo Perez Rubalcaba ha annunciato che il ministero della Difesa aveva «assunto il controllo del traffico aereo di tutto il territorio nazionale». Ribalcaba ha quindi fatto sapere che, se oggi i controllori di volo non torneranno al loro posto di lavoro per garantire la ripresa dei voli, il premier Jose Luis Rodriguez Zapatero dichiarerà lo stato di emergenza nazionale per costringerli a riprendere l'attività lavorativa. «Se un controllore non si presenterà al suo posto di lavoro verrà subito arrestato e accusato di un crimine che potrebbe tradursi in una dura condanna carceraria», ha aggiunto.
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