6 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Vertice G20

Berlusconi prova a lasciarsi crisi a spalle e vola a Seoul

Premier: «Agire contro la speculazione soprattutto sulle materie prime». Al centro del summit, infatti, c'è soprattutto la «guerra delle valute»

SEOUL - Se nei recenti vertici internazionali la domanda dei capi di Stato e di governo su cosa sta accadendo in Italia era sorta spontanea, questa volta è pressocché d'obbligo. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, prova a lasciarsi alle spalle la quasi-crisi di governo, il rapporto allo stadio terminale con Gianfranco Fini e gli strascichi del caso Ruby e vola Seoul per partecipare al vertice del G20.
Mentre dunque a Roma si muoveranno l'eterna colomba Gianni Letta, che pure vede le prospettive della legislatura restringersi, e domani il novizio fautore di tregue Umberto Bossi che incontrerà il presidente della Camera, il premier sarà impegnato a discutere di spinose questioni economiche e monetarie che contribuiscono a rendere questo vertice coreano non una mera passerella di Grandi. Al centro del summit, infatti, c'è soprattutto la «guerra delle valute». All'interno del Coex, in una blindatissima Seoul, dunque, proseguirà l'acceso botta e risposta che ha visto virtualmente schierate da una parte Cina e Germania, e dall'altra gli Stati Uniti finiti nel mirino per la decisione della Federal Reserve di acquistare titoli di Stato per 600 miliardi di dollari.

Alla vigilia della due giorni, non solo Barack Obama, ma anche Silvio Berlusconi, ha scritto una lettera ai partner del G20 per chiedere «azioni immediate e incisive» contro la speculazione finanziaria e «in particolare nei mercati delle materie prime». Il Cavaliere, a tal proposito, parla della necessità di misure come «la limitazione delle vendite a breve termine allo scoperto e l'imposizione di margini di garanzia elevati sui derivati, senza distorcere i meccanismi del mercato, al fine di scoraggiare operazioni esclusivamente speculative». Il vertice di Seoul - aggiunge Berlusconi - è «il momento giusto per prendere le necessarie decisioni» anche perché «sono riemerse ampie fluttuazioni nel prezzo delle materie prime» con un «preoccupante impatto sui paesi più poveri» e «inoltre, i movimenti nel prezzo del petrolio stanno producendo instabilità economica e finanziaria e rischiano di avere effetti negativi sulla domanda globale e sul livello dei prezzi».

Il premier è atteso a Seoul intorno alle 12 di domani ora locale. Prima di recarsi al Museo nazionale dove si terrà la cerimonia di benvenuto e quindi la cena tra i leader, Berlusconi incontrerà il primo ministro della Repubblica Socialista del Vietnam, Nguyen Tan Dung. Venerdì, secondo e ultimo giorno del vertice, il presidente del Consiglio sarà impegnato con gli altri capi di Stato e di governo presso il Coex nelle sessioni di lavoro al termine delle quali potrebbe tenere una conferenza stampa.