Chrysler, bene target 2010. Ma ancora non si vedono profitti
E' quanto si legge sulla «Lex Column» del Financial Times. La casa di Auburn Hills ancora in perdita
TORINO - Chrysler avrà pure migliorato i suoi target per il 2010, ma continua a non generare profitti con una perdita netta di 453 milioni di dollari. E' quanto si legge sulla Lex Column del Financial Times di oggi. In compenso GM e Ford hanno iniziato a guadagnare, sorprendendo il mercato.
Il Financial Times scrive poi che persino un esperto in ristrutturazioni, come Sergio Marchionne, ieri in conference call ha fatto poco per chiarire il quadro generale della casa automobilistica americana. Il ritorno al pareggio di Chrysler, secondo il quotidiano inglese, richiederebbe vendite superiori di un quinto.
Del resto Steve Rattner (ndr. consigliere dell'industria dell'auto al ministero del Tesoro Usa) aveva vaticinato che Chrysler e Gm avrebbero ricominciato a fare profitti quando le vendite delle auto Usa sarebbero tornate ad attestarsi sui 15 milioni di unità.
Secondo il Financial Times Chrysler per ora è destinata a rimanere un pesce piccolo, almeno fino a quando la piattaforma con Fiat non creerà economie di scala. «La bancarotta può fare meraviglie - si legge in conclusione della Lex Column - ma Marchionne è abbastanza saggio da non anticipare meraviglie sul fronte dei guadagni prima che i suoi clienti non mostrino entusiasmo verso i suoi prodotti».
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