Confagricoltura: bene lo stato di emergenza
«Ma i fondi richiesti dalla Protezione Civile, di 20 milioni di euro, appaiono inadeguati anche solo per i primi interventi»
ROMA - Confagricoltura accoglie con sollievo la notizia che il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per le cinque regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Calabria) maggiormente colpite dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Ma i fondi richiesti dalla Protezione Civile, di 20 milioni di euro, appaiono inadeguati anche solo per i primi interventi, visto che, unicamente nel Veneto, si sono stimati danni complessivi per un miliardo di euro.
L’agricoltura del Veneto - ricorda Confagricoltura - è stata più martoriata, soprattutto nelle provincie di Vicenza, Padova e Verona, a causa sia dei nubifragi che delle esondazioni dei corsi fluviali. Centinaia di aziende agricole hanno strutture disastrate (magazzini, capannoni, cantine), stalle e serre allagate e devastate, allevamenti (in particolare avicoli) e raccolti distrutti (cereali, tabacco, piante e fiori, ortaggi ed in particolare il radicchio). La stessa sede di Confagricoltura Vicenza ha subito danni ingenti, che si stanno cercando di superare speditamente (è riuscita a ripristinare una funzionalità al 90%) in modo da poter proseguire l’attività per gli associati.
Per il maltempo resta lo stato di allerta. Le previsioni meteo prevedono infatti l’arrivo di una nuova perturbazione a partire da domenica prossima 7 novembre. Confagricoltura, con i propri tecnici, sta monitorando attentamente la situazione.
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