20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Finanza

Stanley Druckenmiller si ritira dai mercati

Affondò la sterlina nel 1992 insieme a Soros. Il finanziere deluso dalle performance del suo fondo

NEW YORK - Nel 1992 aiutò George Soros a intraprendere la clamorosa scommessa che affondò la sterlina. Oggi a 57 anni Stanley Druckenmiller, per decenni uno dei più noti gestori mondiali di hedge fund macro - gli strumenti finanziari che cercano di trarre profitto dalle tendenze economiche a lungo termine - annuncia il ritiro dall'attività dicendosi deluso dai suoi risultati in un anno caratterizzato da una grande volatilità del mercato.
«Questo avrebbe dovuto essere un grande anno per i fondi macro. Le oscillazioni e la volatilità sono state molto dolorose. E il ritiro di Stan segna la fine di un'era», ha dichiarato al Financial Times un ex responsabile della Federal Reserve di New York che ha guidato il desk sui cambi e le operazioni di mercato negli anni scorsi.

La mossa più famosa di Druckenmiller avvenne nel 1992 quando correttamente scommise sul crollo della sterlina britannica sul marco tedesco. Attaccando un'istituzione come la banca d'Inghilterra per conto del suo 'boss' George Soros, Druckenmiller - sottolinea il quotidiano londinese - aiutò a plasmare l'immagine del gestore di fondi pieno di disponibilità finanziarie e privo di timori reverenziali che riesce a mettere in crisi banchieri centrali assai più ricchi.
In tempi più recenti Druckenmiller aveva confessato di essere rimasto, alla stregua di altri investitori, confuso dai segnali contrastanti dei mercati. «Andiamo verso l'inflazione o la deflazione? I mercati salgono o scendono? Cresciamo o no?», sintetizza un alto esponente della Fed.

Nella sua lettera agli investitori, Druckenmiller ha affermato che dopo aver messo a segno con la sua Duquesne capital Management risultati positivi nel 2008 e nel 2009, resta fiducioso per una prosecuzione della serie «ininterrotta» di risultati record anche per quest'anno. Aggiungendo comunque che dopo 30 anni di attività chiuderà il suo fondo perchè i risultati del 2010 «non hanno raggiunto i miei standard interni a lungo termine».
Standard che, comunque, non gli hanno impedito anche di commettere grossi errori. Come quello, segnalano alcuni suoi conoscenti, di dieci anni fa quando non chiuse in tempo posizioni lunghe sui titoli della 'nuova economia' prima del crack delle società internet.