26 miliardi di dollari per salvare il lavoro degli insegnanti
Il Presidente Obama firma una misura per arrestare i licenziamenti dei dipendenti pubblici. I Repubblicani sono sul piede di guerra
WASHINGTON - Gli insegnanti sono al centro della nuova legge sul lavoro fermata ieri da Barack Obama. Dopo il sì della Camera, il presidente ha dato il via libera ad un pacchetto di aiuti da 26 miliardi di dollari. L'obiettivo è proteggere dal licenziamento 300mila insegnanti e altri dipendenti pubblici, tra cui i poliziotti. Per i democratici, la misura, approvata con 247 voti a favori e 161 contrari, è un successo. «Non possiamo restarcene con le mani in mano senza fare nulla quando vengono licenziate le persone che educano i nostri bambini e che rendono sicure le nostre comunità», ha detto Obama in un breve intervento nello Studio Ovale della Casa Bianca dove ha firmato la legge.
I repubblicani sono sul piede di guerra. Per loro la legge non è altro che una concessione inutile al sindacato degli insegnanti, un «classico esempio della politica di sprechi», che finirà per punire i democratici nelle elezioni di novembre. Il Senato ha approvato la legge, con margine ridottissimo, la scorsa settimana.
La legge garantisce 10 miliardi di dollari agli istituti scolastici per riassumere gli insegnanti licenziati e conservare decina di migliaia di posti a rischio. Secondo il dipartimento dell'Istruzione, saranno salvati almeno 160mila lavoratori. Gli altri 16 miliardi di dollari saranno devoluti come fondi per programmi di Medicaid di diversi stati. Finanziamenti che consentiranno di liberare risorse con cui assumere nuovi dipendenti. In tutto si stima che saranno creati circa 150.000 posti lavoro, tra poliziotti e altri dipendenti pubblici.
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