5 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Industria automobilistica

Fiat, crollo a luglio: -36% vendite

Mentre il tesoro annuncia il calo del fabbisogno

ROMA - Nuovo tonfo del mercato dell'auto a luglio, con un crollo delle immatricolazioni del 26%. E per la Fiat il bilancio è ancora più pesante, perchè le vendite sono diminuite del 36% mentre la quota di mercato è scesa sotto il 30%. Una situazione difficile, sottolinea il Lingotto, dovuta in buona parte all'assenza degli incentivi alla rottamazione. E l'industria dell'auto lancia l'allarme per le conseguenze sempre più inevitabili di questo trend negativo, che prosegue ormai da alcuni mesi: con la crisi del settore, sostiene l'Unrae, sono a rischio molti posti di lavoro e ci saranno forti perdite per il gettito fiscale.

La caduta delle vendite, ammonisce poi l'Unrae, «ha due conseguenze, entrambe di grande rilievo. Innanzitutto si va manifestando in modo preoccupante la progressiva forte difficoltà dei concessionari auto, che in molti casi si trovano costretti a ridurre il personale». Per il settore, poi, ci sarà un «minor fatturato di 10 miliardi di euro e, quindi, un minor gettito Iva di circa 2 miliardi per le casse dello Stato».

Intanto migliora l'andamento dei conti pubblici italiani nei primi sette mesi dell'anno. A gennaio-luglio, comunica il ministero dell'Economia, il fabbisogno del settore statale è stato di circa 43,1 miliardi, inferiore di circa 10,5 miliardi rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno scorso (pari a 53,674 miliardi).

A luglio - aggiunge il Tesoro - c'è stato un avanzo del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 2,7 miliardi, con un miglioramento di circa 6,3 miliardi rispetto al fabbisogno dello stesso mese dell'anno scorso (pari a 3,659 miliardi).