4 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Fiat-Chrysler

Obama a Marchionne: Sergio gran lavoro

Il capo della Casa Bianca: «Il manager italiano sta facendo un grande lavoro». Il top manager del Lingotto: «Coraggio Presidente ci ha salvati»

DETROIT - Scambio di complimenti, applausi scroscianti, 1.500 dipendenti in festa con magliette che inneggiano alla società e a Barack Obama. La visita del presidente americano allo stabilimento Jefferson North di Chrysler a Detroit è stato un giro d'onore e un omaggio al «dream team» capitanato dall'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne. «Sta facendo un gran lavoro», ha detto Obama. «Il coraggio del presidente ci ha salvati», ha risposto il top manager del Lingotto.

In un contesto distante migliaia di chilometri - e non solo in senso spaziale - da quello dello stabilimento Fiat a Pomigliano, Obama ha autografato una vettura, ha salutato i dipendenti, ha passeggiato amabilmente con Marchionne (il primo in maniche di camicia, il secondo con il consueto maglioncino blu) e ha celebrato la rinascita del settore auto americano: «solo un anno il futuro sembrava in dubbio, ora tutte e tre le maggiori case automobilistiche sono in attivo, per la prima volta in sei anni», ha detto Obama.

Marchionne, «onorato di ricevere la visita del presidente», ha incassato i complimenti, compiaciuto, ma da buon padrone di casa non ha esitato a contraccambiare: «è grazie alle sue coraggiose decisioni che Chrysler è riuscita a sopravvivere e a prosperare, poco più di un anno dopo l'amministrazione controllata». E i segnali del miglioramento sono tangibili: Chrysler ha deciso di mantenere aperto lo stabilimento di Sterling Heights e di aggiungere un secondo turno per la produzione con 900 lavoratori in più - e ha fissato l'obiettivo di raddoppiare le vendite in Europa e Sudamerica a quasi 200.000 unità nel 2011. «Le indicazioni sono incoraggianti, la società sta crescendo», ha detto Marchionne.

Obama ha poi visitato lo stabilimento Hamtramck di General Motors (uno dei nove che rimarranno aperti per fare fronte alla domanda nel consueto periodo di chiusura estiva) e ha guidato la nuova Chevrolet Volt, l'auto elettrica del colosso di Detroit: «tutto liscio», ha detto. Il presidente americano ha preso come esempio i colossi di Detroit per sottolineare che la sua strategia economica, in senso più ampio, funziona e che porterà alla ripresa del Paese. «Un anno fa qualcuno mi ha detto è stupido aiutarli, ma la nostra strategia era rimettere in carreggiata il settore automobilistico», ha detto Obama.