2 maggio 2024
Aggiornato 10:30
Finanza

Wall Street volta le spalle ai democratici

Le donazioni calano del 65%. La riforma finanziaria non piace alle grandi banche di New York

NEW YORK - I democratici perdono l'appoggio di Wall Street. Quest'anno le donazioni al partito dalle grandi banche statunitensi hanno subito un drastico calo. Un segnale evidente di malcontento per la riforma finanziaria voluta dal presidente Barack Obama, ora a un passo dall'approvazione definitiva in Congresso. I contributi superiori a 1.000 dollari, riporta il Washington Post, sono scesi del 65%, a 49,5 milioni di dollari, rispetto al 2008, quando avevano raggiunto quota 81,3 milioni di dollari.

Gli analisti politici avvertono: il calo dei finanziamenti nell'area di New York ridurrà certamente le risorse finanziarie a diposizione dei democratici per difendere i seggi alla Camera e al Senato nelle elezioni di metà mandato a novembre.

Se le grandi donazioni sono diminuite, quelle piccole, inferiori ai mille dollari, hanno in parte colmato il vuoto. Il quotidiano di Washington riporta infatti che nel complesso i contribuiti raccolti dai democratici sono calati soltanto del 16 per cento.

Oltre al malcontento per la riforma finanziaria, a penalizzare la raccolta fondi del partito è stata anche l'assenza di Chuck Schumer, che gode di relazioni privilegiate con Wall Street, e che quest'anno ha lasciato la presidenza delle commissione democratica del Senato che si occupa dei finanziamenti delle campagne elettorali.