19 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Convegni

Professioni qualificate e libero mercato

Sala della Mercede - Palazzo Marini Roma, Via della Mercede, 55 - 21 giugno 2010 - ore 14.30

ROMA - ASSOPROFESSIONI ha avviato con l’UNI l’iter per il riconoscimento delle professioni tramite la stesura di norme tecniche per ogni professione radicata nella nostra economia, al quale può seguire la certificazione indipendente e accreditata dal sistema regolato da ACCREDIA.

Le professioni hanno un ruolo fondamentale per il miglioramento della competitività, in quanto rappresentano un fattore chiave di valorizzazione per le imprese, per la qualità dei prodotti e dei processi, a vantaggio dei consumatori.
In Italia si è lasciata la possibilità di esercitare le professioni non regolamentate a chiunque, anche senza avere alcun requisito tecnico e di formazione, poiché manca un sistema che permetta di dichiarare e garantire - in modo non autoreferenziale - le prestazioni professionali fornite.

Alcune professioni non regolamentate hanno intrapreso, attraverso le associazioni di riferimento, un percorso di mappatura dei requisiti minimi per l’accesso all’esercizio dell‘attività e per la certificazione attraverso organismi di parte terza. L’Europa peraltro stimola tale modalità, richiedendo libertà di circolazione dei professionisti nel mercato europeo e quindi una riduzione drastica delle barriere nazionali.
ASSOPROFESSIONI ha avviato con l’UNI l’iter per il riconoscimento delle professioni tramite la stesura di norme tecniche per ogni professione radicata nella nostra economia, al quale può seguire la certificazione indipendente e accreditata dal sistema regolato da ACCREDIA.
Questo percorso permetterebbe al cittadino di distinguere il professionista competente e aggiornato dall’improvvisatore, qualificando e regolamentando il mercato pur nella libertà di esercizio.

Stimolare le professioni non regolamentate a partecipare alla normazione UNI è un momento di autodeterminazione del sapere tramite un meccanismo che coinvolge tutti gli operatori dei mercati di riferimento e tutte le parti sociali.
Il sistema professionale italiano ha così l’opportunità di aderire a un percorso normativo che può portare al riconoscimento de facto delle professioni non regolamentate in una logica di miglioramento continuo.