6 maggio 2024
Aggiornato 07:30
Scontro con Tremonti

Manovra, Berlusconi «media» con i Ministri

Il Premier domani metterà la faccia sul provvedimento: «Non sarà punitiva, tagli agli sprechi»

ROMA - E pensare che alla fine di una lunga giornata è toccato al premier Silvio Berlusconi cercare di 'tranquillizzare' i ministri indispettiti dal fatto che Giulio Tremonti si fosse presentato alla riunione dell'esecutivo convocata per varare la manovra, indicando solo i capitoli di spesa con poche cifre a corredo.

TRACCIABILITÀ - Ironia della sorte, visto che ancora oggi, prima che cominciasse il Consiglio, il premier si era appartato con il «superministro» - presente solo Gianni Letta - per discutere del provvedimento e ribadirgli ancora una volta che a lui certe misure «alla Visco» (leggi la tracciabilità dei pagamenti) non gli andavano giù. Un botta e risposta, viene riferito, tra l'aspro e l'amareggiato, in cui il Cavaliere avrebbe ricordato che lui non solo è il presidente del Consiglio, ma anche un imprenditore. Come a dire: ho la responsabilità di guidare il Paese, ma so anche di cosa parlo.

QUESTIONE DI «NUMERI» - Poi, a margine del Consiglio, sono emersi i tanti malumori dei ministri espressi a mezza bocca, prima e dopo la seduta di governo. In tanti rimproverano al responsabile di via XX Settembre la scelta di essersi presentato alla riunione con pochi numeri alla mano. E in tanti hanno chiamato in causa Berlusconi, soprattutto fra gli ex FI, affinché mettesse in campo un'opera di «moral suasion» nei confronti di Tremonti. Il Cavaliere, dal canto suo, ha rimandato alla cena serale con Bossi e Tremonti.
Certo, la riunione con i leghisti a Palazzo Grazioli ha fatto storcere il naso a diversi ministri, soprattutto dell'ex An. E non è bastata, spiegano, la promessa di Tremonti che le cifre, gli aggiustamenti, saranno comunicati prima che il testo venga sottoposto alla firma del Capo dello Stato.

«MANOVRA NON PUNITIVA» - Domani comunque il presidente del Consiglio e il titolare di via XX settembre (Tremonti tornerà appositamente da Parigi) saranno l'uno a fianco all'altro per spiegare la manovra in una conferenza stampa che si terrà nel pomeriggio. Il Cavaliere, dopo essersi tirato fuori questa mattina dall'arena del confronto con enti locali e parti sociali, domani metterà la sua faccia sulla 'comunicazione' delle misure. Ma il trend di quello che dirà lo ha già anticipato oggi ai ministri. La manovra - è il senso del messaggio che invierà - non sarà punitiva, sarà in linea con il resto dell'Ue, punterà sui tagli della macchina statale che deve costare meno, sulla lotta agli sprechi e tutto questo senza aumentare le tasse.