27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Crisi economica

Calzaturiero, diminuisce la cassa integrazione ad aprile

L'INPS segnala una flessione delle ore autorizzate del 14% rispetto al mese di marzo

ROMA - Meno cassa integrazione guadagni per le imprese del settore pelli e calzature. E’ quanto emerge dai dati Inps di aprile, che segnalano una flessione delle ore autorizzate del 14% rispetto al mese di marzo, in netta controtendenza rispetto alla dinamica registrata nel bimestre precedente.

Un risultato significativo - commenta Trend Calzaturiero - sia per l’entità dalla contrazione, sia per la trasversalità del fenomeno che ha riguardato il mese scorso anche la Cig in deroga, quella cioè che estende le garanzie previste dagli ammortizzatori sociali alla platea delle piccole realtà imprenditoriali e artigianali, fortemente colpite dalle crisi.
La flessione, in questo caso, è stata del 4,3% rispetto a marzo, affiancata da riduzioni nell’ordine del 17,4% per la sezione ordinaria e del 27,2% per la cassa integrazione straordinaria.

Il numero complessivo di ore autorizzate alle imprese del settore resta comunque elevato (quasi 2,5 milioni ad aprile 2010), seppure molto distante dal picco di oltre 3 milioni e mezzo toccato nel settembre scorso.

Nei primi quattro mesi di quest’anno le imprese del settore pelli e calzature hanno accumulato, in termini di autorizzazioni, 10,4 milioni di ore di Cig, l’83,3% in più rispetto al gennaio-aprile 2009. La cassa in deroga ha rappresentato il 42,1% del totale, seguita dalla Cig straordinaria con un’incidenza del 31% e da quella ordinaria al 26,9%.
Su scala regionale - conclude la nota di Trend Calzaturiero - il primato va alle Marche con 2,1 milioni di ore autorizzate nei primi quattro mesi del 2010. Seguono il Veneto, con 1,8 milioni, e la Toscana a quota un milione mezzo, mentre a livello provinciale svettano i comprensori di Ascoli Piceno e Macerata, seguiti dall’accoppiata pugliese Bari-Lecce.