28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Salone del Mobile 2010

Anche il designer è a kilometro zero

Le imprese lombarde di arredamento e design investono ogni anno oltre 230 milioni di Euro in ricerca, brevetti ed innovazione

MONZA - Giovani, creativi, di talento, «educati» nelle migliori Università del territorio, magari con un’esperienza all’estero: questo l’identikit dei designer scelti dalla metà delle imprese lombarde del legno arredo e del design, che affidano ai disegnatori a «kilometro zero» anche la linea alternativa «low cost». I designer «nostrani» piacciono soprattutto alle imprese della Brianza: il 42% utilizza, infatti, per le proprie produzioni professionisti del territorio.

E se la crisi ha portato poco più di 1 impresa su 4 a «tagliare» in creatività, rinunciando ai designer, c’è chi sceglie (21,4%) comunque di affidare la propria produzione a nomi già affermati a livello internazionale. E nonostante le difficoltà di un anno che ha fatto registrare per le imprese del settore legno-arredo una flessione media del giro d’affari del 20%, i produttori di mobili e complementi di arredo di design non rinunciano all’innovazione: le imprese lombarde, infatti, investono annualmente in brevetti e ricerca oltre 230 milioni di Euro. Solo le imprese della Brianza destinano circa 50 milioni di euro all’anno per innovare prodotti e processi di produzione. E’ quanto emerge da una stima e dalla indagine «Design low cost» realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto più di 50 imprese lombarde specializzate nel settore legno-arredo.

«Credo che in questo momento – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – sia necessario sostenere il settore del legno- arredo, storica vocazione della Brianza e concreta testimonianza di impresa diffusa, attraverso investimenti in innovazione e ricerca, rendendo in questo modo ancor più accessibile la primissima qualità dei mobili brianzoli. E la via della qualità, che passa attraverso l’innovazione, richiede di investire nei giovani designer, gli anarchici della creatività, risorse che con il loro entusiasmo e la loro capacità di rinnovamento possono diventare un elemento di competitività per le imprese e al contempo costituire una nuova prospettiva di lavoro.»

Le imprese della Brianza e i designer I designer «nostrani» piacciono soprattutto alle imprese del legno-arredo e del design della Brianza: il 42% utilizza, infatti, per le proprie produzioni professionisti del territorio. E anche se con la crisi, i produttori brianzoli di mobili e complementi di arredo di design non rinunciano all’innovazione: ogni anno investono in brevetti e ricerca circa 50 milioni di Euro, per innovare prodotti e processi di produzione. E «tagliano» in creatività, rinunciando ai designer, meno degli altri lombardi (il 21,1% contro il 28,6%).

Le imprese del legno-arredo e del design in Italia. È il distretto del legno - arredo brianzolo che vanta ancora oggi, nonostante la crisi, la più elevata concentrazione di imprese attive in Italia nell’industria del legno e di fabbricazione di mobili con 2.569 imprese (circa 6,5 imprese per Kmq). Una leadership che si manifesta anche nelle presenze di espositori all’edizione 2010 del Salone del Mobile: sono, infatti, 168 le imprese della Brianza presenti in «fiera» con il proprio stand. Dopo Monza e Brianza, nella concentrazione di imprese del legno-arredo per kmq, seguono Como (1,32 imprese per Kmq), Milano (1,31) e Treviso (0,95). E per quanto riguarda il design in Italia complessivamente sono più di 4.600 le imprese attive nel design industriale e della moda e in un anno sono aumentate del 2%. Circa la metà di designer industriali e di disegnatori di moda ha un’impresa individuale, sono in maggioranza uomini (57%) e i giovani under 40 rappresentano il 30% del totale. Sono alcuni dati che emergono da elaborazioni condotte dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.