5 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Più vetture in Italia ma tagli anche a Mirafiori

Il nuovo piano Fiat: 8 modelli, 5mila dipendenti in meno

La Repubblica: «Aumento del 50% dell'attuale produzione italiana». Marchionne guiderà il core-business

ROMA - Quasi cinquemila dipendenti in meno, riduzione di un quarto del numero dei modelli prodotti (da 12 a 8) e aumento del 50% dell'attuale produzione italiana (da 600 a 900 mila auto, soprattutto grazie all'arrivo della Panda a Pomigliano). Questo secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica, il piano strategico 2010-2014 che la Fiat presenterà il 21 aprile.

«Queste indiscrezioni - scrive Repubblica - parlano anche di sette modelli con marchio Fiat, Alfa e Lancia realizzati negli Usa per il mercato d'Oltreoceano, per una produzione complessiva che dovrebbe superare le 350 mila unità sull'altra sponda dell'Atlantico. Particolarmente critica, in base ai programmi, la situazione della produzione motoristica in Italia».

I TAGLI - Il piano prevederebbe dunque «il taglio del 15% degli organici degli addetti al montaggio finale». Secondo il quotidiano «nel calcolo sono compresi i 1.500 dipendenti diretti di Fiat a Termini Imerese (come è noto lo stabilimento siciliano chiuderà il 31 dicembre del 2011) e i 500 dipendenti che andranno in mobilità volontaria a Cassino sulla base di un accordo sindacale firmato nei mesi scorsi. Sono una novità invece i 2.000-2.500 addetti in meno alle Carrozzerie di Mirafiori e le 500 tute blu che il sindacato stima possano perdere il posto a Pomigliano in seguito al passaggio dalle produzioni Alfa alla Panda».

MARCHIONNE: «MAI LICENZIATO NESSUNO» - «E' la crisi più profonda che abbiamo visto in Europa e noi non abbiamo licenziato nessuno», ha detto l'ad della Fiat, Sergio Marchionne. «Picchiare la Fiat in un momento come questo - ha continuato - e' la cosa più sproporzionata che abbia mai visto, e' quasi vergognoso. Stiamo gestendo un momento difficile nel miglior modo». Per Termini Imerese «faremo tutto il possibile». Sull'ipotesi di scorporo delle attività auto del Lingotto «se ci sarà qualcosa da dire lo diremo il 21 aprile».