Preziosi: il Made in Italy da esportare
La produzione richiede maggiore visibilità
ROMA - La situazione evidenziata dall’istantanea scattata dal 'Centro Studi Economico e Finanziario ESG89' sul settore dei Metalli preziosi, indica un contesto generale multiforme. La scalata esponenziale che i paesi come la Cina stanno compiendo nei confronti dell’economia mondiale, genera da un lato opportunità di sviluppo su mercati diversi, ma allo stesso tempo ha prodotto una fase di stallo generale. L’ago della bilancia, determinato dal peso che le singole economie esercitano sul mercato internazionale, si è spostato con estrema velocità, senza dar la possibilità a molti paesi di prendere le giuste contromisure per arginare le conseguenze di tale fenomeno.
In questo contesto, l’esaltazione del Made in Italy deve fungere da volano per poter celebrare la qualità e la tradizione, delle maestrie di casa nostra. Per questo motivo il rilancio della produzione italiana di Preziosi e beni di lusso, da sempre sinonimo di eccellenza, passa necessariamente attraverso l’individuazione e il riconoscimento di uno standard qualitativo elevato riconosciuto all’intero distretto. L’analisi realizzata dal 'Centro Studi ESG89', in occasione dell’uscita della nuova collana degli Annuari Economici d’Italia 2010-2011, oltre a fornire un quadro generale sull’andamento del comparto è volta, quindi, ad individuare quelle imprese, dinamiche e flessibili, in grado di cogliere le tendenze del mercato, anticipandone le dinamiche.
Accanto ad un sistema di piccole-medie industrie troviamo, infatti, tutta una serie di realtà che, nel corso degli anni si sono affermate in tutto il mondo come portavoce delle maestrie del Made in Italy nel mondo. Il campione, composto da 263 Best Companies del paese, evidenzia i risultati conseguiti dalle migliori società del comparto. Tra le realtà esaminate, solo alcune sono riuscite, nell’ultimo esercizio, a conseguire risultati importanti in termini di redditività e di incremento di fatturato.
Si distingue come sempre, ITALPREZIOSI Spa di Arezzo, azienda leader nel settore, che ha fatto registrare ricavi per 440.589.277 euro con un Trend positivo del 33%. Buone performance anche per COPPO LUIGI Srl (AL), CORMAS Spa (Vi) e VERRES Spa (AO). La prima con un giro d’affari di 120.443.129 euro realizza una crescita del 20%, per quanto concerne, invece CORMAS Spa i ricavi (96.461.513 euro) sono lievitati del 37%, mentre per il Gruppo valdostano, l’incremento del volume d’affari (96.158.194 euro) è stato pari all’20%. Segnaliamo, inoltre, la piemontese CASA DAMIANI Spa: +244% l’incremento raggiunto sul valore della produzione che è stato pari a 101.273.418 euro. Ottimi i Trend di crescita conseguiti anche da ASOLO GOLD Spa (TV) che ha realizzato un Trend positivo del 15% sul giro d’affari di 53.265.652 euro, da ALFIERI & ST. JOHN Spa di Valenza (AL) che ha aumentato del 510% il proprio giro d’affari (28.098.702 euro) e da TRE A VICENZA Srl: +224% la crescita del giro d’affari che nell’ultimo esercizio è stato pari a 20.312.789 euro. Si sono distinte tra le altre KORIEL Srl (+17%), CDI IN-EX Spa (+26%), LA COMPAGNIA DELL'ORO Srl (+16%), ANNA MARIA CAMMILLI GIOIELLI Srl (+28%), IL TARI' (+18%), ORAR PRODUZIONE Srl (+44%), LO SCRIGNO Srl (+41%), e NEW MOOD Spa (+301%).
- 01/03/2022 Con le sanzioni alla Russia a rischio il 4,2% dell'export italiano nel paese
- 23/11/2021 Cina, l'allarme della banca centrale: rischio d'una «quasi stagflazione»
- 16/04/2019 UE-USA, approvate le direttive sul nuovo negoziato commerciale
- 09/04/2019 Nella disputa tra Boeing e Airbus anche burro e mandarini