29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Commercio estero

In calo l'export del VCO nel 2009

Il valore delle esportazioni provinciali ha registrato una rilevante flessione (-34%)

VERCELLI - In calo le esportazioni nel VCO nel 2009. Il valore delle esportazioni provinciali ha registrato una rilevante flessione (-34%) che risulta superiore al calo delle esportazioni regionali (-21,8%) e nazionali (-21,4%). Bisogna però ricordare come lo scorso anno, la nostra provincia aveva registrato su base annua valori maggiori di crescita (+7,2%) rispetto al resto della nazione (+0,3%) e del Piemonte ( +1,5%).

I primi segnali di flessione (-6,8%) si erano evidenziati nel VCO solo nell'ultimo trimestre; questo a segnalare come il calo delle vendite abbia colpito solo successivamente le esportazioni delle nostre imprese, accentuando la flessione rispetto al dato registrato a fine 2008. Nel 2009 le dinamiche merceologiche per la nostra provincia sono caratterizzate da una contrazione delle esportazioni totali che tocca pressoché tutti i comparti. Il settore dei metalli si conferma attività leader per le vendite all'estero: le esportazioni ammontano a circa 137 milioni di euro, il 30% delle esportazioni del territorio. Il secondo posto nella graduatoria delle esportazioni distinte per gruppi merceologici spetta al comparto chimico (21% del totale) con un valore di 95 milioni di euro (126 milioni nel 2008), in calo del 24,8%. L'unico segno positivo è registrato nel comparto degli «apparecchi elettrici», che pesa per il 2% sul totale delle esportazioni della provincia, con un incremento dell'8% rispetto al 2008.

L'evoluzione complessivamente negativa va attribuita al ridimensionamento dell'export provinciale indirizzato soprattutto ai mercati europei (intendendo UE a 27 membri) che rappresenta più del 61% dei mercati di sblocco delle nostre merci e che risulta in flessione del 41% rispetto allo stesso periodo del 2008. Il dettaglio evidenzia: -43% per la Germania, -38% in Francia, -20 con il Belgio, -45% la Spagna. Ancora particolarmente negativa la variazione di export, nel Regno Unito (-64%) che però occupa solo il 3% del totale delle esportazioni provinciali. Significativa anche la flessione dell’export verso la Svizzera, che è tornata a rappresentare il mercato più importante per i nostri prodotti (-15%). Per quanto riguarda i paesi asiatici, che rappresentano circa l'8% del totale, nel 2008 l’export segna un +8%, unica ripartizione territoriale con il segno «più».