28 agosto 2025
Aggiornato 00:00

Consegnato il primo lotto del polo tecnologico lucchese

La struttura, costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia, è al servizio dell’innovazione

LUCCA - Laboratori di ricerca avanzata, incubatori d’impresa, start-up di imprese operanti in settori innovativi quali la bio-ediliza e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). È il Polo Tecnologico Lucchese, di cui la Camera di Commercio ha già realizzato, nell’area ex Bertolli di Sorbano, il primo lotto e che prima ancora di essere completato vanta già un importante, significativo record: è il primo e, fino ad ora, unico esempio in Toscana di struttura al servizio dell'innovazione, costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia.
Il primo lotto del Polo Tecnologico Lucchese è stato ufficialmente consegnato alla Lucense nel corso di un incontro, aperto alla stampa, svoltasi nella sede camerale di corte Campana tra il presidente della Camera di Commercio, Claudio Guerrieri, il segretario generale Roberto Camisi, e il presidente di Lucense, Marcello Pardini.

«Mi sento di dire – ha commentato il presidente della Camera di Commercio, Claudio Guerrieri - che quella del polo tecnologico è una scelta strategica legata alla convinzione che il futuro delle imprese dipende dalla loro competitività. Il nostro compito è appunto di aiutarle ad essere più competitive. Nel nostro Paese non si può certo operare riducendo i salari, derogando alle norme di sicurezza, non rispettando le norme sull’impatto ambientale: possiamo mantenere alta la qualità solo migliorando in modo continuo i processi, i prodotti e i servizi, attraverso la ricerca ed il trasferimento tecnologico».

Il Polo Tecnologico Lucchese
La struttura si avvale del finanziamento della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, oltre che, ovviamente, della Camera di Commercio di Lucca. L’opera è prevista dal Piano di Sviluppo Locale e la sua costruzione, una volta completata, richiederà un investimento complessivo di circa 13 milioni di euro.
La struttura si compone di due lotti. Mentre il primo edificio ospiterà la sede di Lucense con i suoi laboratori di ricerca sul cartario e sull’Ict, nel secondo lotto troveranno spazio un primo incubatore di imprese e aziende appena nate o che ancora devono nascere, orientate all’utilizzo di tecnologia d’avanguardia. A pieno regime, nella struttura lavoreranno alcune centinaia di persone.

Perché Lucense
Lucense è un soggetto partecipato da istituzioni pubbliche tra cui Camera di Commercio di Lucca, Provincia di Lucca, Comuni di Lucca e di Capannori, Fondazioni bancarie, Istituti di credito, Associazioni provinciali rappresentative del sistema delle imprese. La sua missione è la promozione e il sostegno dello sviluppo economico della provincia, in particolare attraverso la leva dell’innovazione. Lucense è un organismo di ricerca ai sensi della Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo ed innovazione.

Nato nel 1992, Lucense è oggi punto di riferimento per il controllo qualità dei prodotti cartari, sia per i produttori che per gli utilizzatori, in tutto il territorio nazionale.
Attraverso il Nodo LUNET, Lucense è stato il primo fornitore di accesso a Internet su Lucca dal 1995 e oggi sta svolgendo un ruolo sostanziale per lo sviluppo del progetto di una Rete Lucchese a Larga Banda, in fibra ottica, considerata un asset fondamentale per la competitività del territorio, un corso di realizzazione da parte della Provincia.
Nel corso degli anni, Lucense ha maturato una forte esperienza in numerosi ambiti: Logistica e mobilità urbana, Ambienti Virtuali, ICT, Torcia al Plasma, Bioedilizia.
Tra i progetti realizzati da Lucense: Centro Ecologico Distribuzione Merci (piattaforma redistributiva per servizi logistici con mezzi elettrici verso e dal Centro Storico); Simulatore guida carrelli per il settore cartario; Simulatore di gru semovente per lastre di marmo; Museo Virtuale di Pietrasanta.

Un esempio di bio-edilizia a Lucca
Il Polo Tecnologico Lucchese è dunque il primo esempio in Toscana di struttura al servizio dell’innovazione costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia.
La crescente sensibilità ai temi della qualità ambientale e del contenimento dei consumi energetici coinvolge in modo sempre più ampio i progettisti e gli aspetti della cosiddetta bio-edilizia sono divenuti un tema fondamentale e sempre più condiviso. L'ideazione di un edificio sulla base di criteri di sostenibilità energetica e di attenzione all'ambiente unifica temi in passato trattati separatamente che vanno dalla forma alla struttura, dagli impianti alla tecnologia fino a coinvolgere la scelta dei materiali.
La Bioedilizia nasce dall'esigenza di realizzare un futuro sostenibile, in cui l'architettura gioca un ruolo importante, poiché può tradurre in pratica il desiderio delle persone di vivere secondo i ritmi e i modelli dell'ecologia. La scelta dei materiali da costruzione influisce sull'ambiente e sulla salute di tutti. I materiali comunemente usati oggi richiedono grandi consumi di energia, esauriscono le risorse naturali e nella loro composizione vi sono sostanze nocive.
L’edificio realizzato garantirà limitati i consumi energetici, idrici e di materie prime non rinnovabili e dall’altro verrà garantita la salvaguardia della salute degli utenti attraverso elevati livelli di comfort indoor (termo-igrometrico, visivo ed acustico).

Proprio per le sue caratteristiche di eco-compatibilità, l’edificio è diventato un «cantiere scuola» per la sensibilizzazione alla bio–edilizia e alla bio-architettura ed in particolare alla divulgazione delle nuove tecniche e dei nuovi materiali agli operatori del settore edile.