24 aprile 2024
Aggiornato 14:00
USA-Cina

Wen Jabao duro: non accettiamo pressioni sullo yuan

Il Premier cinese: «Manterremo stabile il cambio della valuta. Su Tibet e Taiwan gli Usa hanno gravi responsabilità»

PECHINO - Il premier cinese Wen Jiabao non cede di un millimetro alle pressioni internazionali in favore di una rivalutazione dello yuan e rinvia al mittente americano la responsabilità del deterioramento delle relazioni fra i due Paesi.
Nella conferenza stampa con i giornalisti stranieri in occasione della sessione conclusiva dell'Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, Wen ha puntato i piedi, affermando che la valuta cinese resterà «stabile» a dispetto delle «pressioni» americane ed europee.

CRESCITA - Il premier ha poi detto che la Cina proseguirà la sua politica di rilancio economica, avviata a fine 2008 per far fronte alla crisi finanziaria. «Dobbiamo assicurare stabilità e continuità alla nostra linea, quindi andremo avanti con la nostra politica di bilancio e con una politica monetaria morbida per consolidare la ripresa».
Nel 2009, nonostante la crisi mondiale, la Cina ha registrato una crescita dell'8,7%, grazie ad alcune misure di rilancio decise a fine 2008, con un piano da 400 miliardi di euro su due anni.

LIBERO COMMERCIO - Durante la conferenza stampa seguita alla chiusura della sessione annuale dell'APN, Wen Jiabao ha detto che con l'espansione e l'approfondimento della crisi finanziaria internazionale, il protezionismo commerciale si è aggravato, il che deve suscitare l'attenzione e la vigilanza di tutto il mondo. La Cina sta adottando misure per ampliare l'esportazione. L'anno scorso, nel periodo più difficile, la Cina ha mandato diversi gruppi di acquisto in Europa e negli Usa, cercando di realizzare l'equilibrio fondamentale della bilancia dei pagamenti.
Wen Jiabao ha espresso la speranza che gli Usa e l'Europa riconoscano la posizione di economia del mercato della Cina ed aprano l'esportazione dei prodotti hi-tech al paese, il che favorirà l'equilibrio commerciale.
Wen Jiabao ha affermato che la cosa più importante per il momento è promuovere i negoziati del round di Doha, in modo da stabilire un ordine commerciale razionale basato sulla giustizia e sull'equilibrio.

VIOLATA LA SOVRANITÀ CINESE - Wen Jiabao ha poi puntato il dito contro gli Stati uniti per le questioni del Tibe e di Taiwan. Gli Usa «hanno violato la sovranità cinese» con la vendita di armi a Taiwan e con l'incontro tra il presidente Barack Obama e il dalai lama a Washington.