28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Crisi economica

Incertezza tra gli analisti sul futuro dell'economia USA

Per alcuni, forte crescita. Altri meno ottimisti. Anche il mercato azionario è visto in bilico. Dieci anni fa scoppiava la bolla della New Economy

NEW YORK - Che cosa succederà all'economia americana e ai mercati finanziari? Mai come in questo momento gli analisti di Wall Street sono stati più incerti. La recessione è finita, questa è l'unica cosa sicura: ma per il futuro i segnali sono ambigui. Alcune previsioni dicono che gli Stati Uniti stanno per cavalcare un periodo di crescita sostenuta e robusta, come spesso succede dopo le recessioni. Ma altre stime sono più pessimiste: ci troviamo agli albori di una nuova contrazione. Incertezza anche sul fronte dei prezzi: l'inflazione ci sarà, come negli anni '70. Per altri invece i prezzi cadranno con effetti catastrofici, tipo il Giappone durante gli anni 90.

Anche il mercato azionario è visto in bilico. Il 2009 è stato l'anno della grande rimonta dopo il crollo del 2008: il Dow Jones ha guadagnato il 61%, lo S&P 500 il 68%, il Nasdaq ancora di più, l'81 per cento. Guadagni realizzati scommettendo sul ritorno ai profitti della Corporate America. La nuova decade però è cominciata in modo molto più cauto.

L'ascesa degli indici si è praticamente interrotta. Ora gli analisti vogliono segnali concreti, miglioramenti dell'economia reale. In parte, ci sono stati: il Pil del quarto trimestre del 2009 è crescita del 5,9%, il tasso maggiore degli ultimi sei anni. La crescita tuttavia è stata alimentata in gran parte dal programma di stimoli di Barack Obama.

Più poteri alla Fed su banche - La Federal Reserve ha vinto la sua battaglia nella delicatissima riforma degli organismi di regolamentazione finanziaria e manterrà esclusivi poteri di controllo sulle banche americane. Lo riporta il Financial Times, citando fonti governative.
Secondo il quotidiano il democratico Chris Dodd, presidente della commissione bancaria del Senato, avrebbe ceduto nel fine settimana: rinuncerà all'idea di un nuovo super organismo di regolamentazione e presenterà una nuova bozza della riforma riconoscendo alla banca centrale americana il controllo delle grandi istituzioni finanziarie americane e di Wall Street.
A spingere per questo approccio sarebbero stati, secondo il Financial Times, il segretario del Tesoro del governo Obama Tim Geithner e il presidente della Fed Ben Bernanke. La riforma potrebbe tuttavia trovare nemici nell'iter al Congresso: la Federal Reserve - che oggi divide con la Sec, la Fdic e una miriade di organismi federali, statali e locali il compito di controllare i mercati - è considerata da molti una delle principali cause della grande crisi finanziaria del 2007-2008.

Dieci anni fa scoppiava la bolla della New Economy - LaLa New Economy, il sogno di un'economia in perenne crescita trainata da Internet, raggiunse il suo apogeo il 10 marzo del 2000 e cominciò a vacillare pochi giorni dopo. Esattamente 10 anni fa, il Nasdaq, il listino dei titoli tecnologici di Wall Street, ha toccato il suo massimo storico che non ha rivisto mai più. 5.132 punti, poi il crollo. In tre giorni, perse il 9%: dopo due anni, era scivolato al minimo, 1.142 punti. Da allora, la crescita è stata modesta: con la chiusura di venerdì scorso, il Nasdaq si è attestato a 2.326 punti, meno della metà del terreno perduto. È passata una decade è l'America è cambiata profondamente.